Cultura/

Pluralità e diversità: “Popoli for Kids and Teens” presenta i corti del progetto “Dive”

L’evento si è tenuto lunedì 29 maggio, al cinema La Compagnia di Firenze, alla presenza di oltre 300 studenti degli istituti toscani, degli organizzatori, delle istituzioni e del regista Samuele Rossi

I corti del progetto “Popoli for Kids and Teens”

Un’onda pacifica e colorata di studenti ha “invaso” La Compagnia, lunedì 29 maggio, per “Popoli for Kids and Teens”

Sono stati più di 300 gli studenti delle scuole toscane, intervenuti al cinema La Compagnia di Firenze, lunedì 29 maggio, all’evento “Popoli for Kids and Teens – Spring Edition”. Una vera invasione pacifica e colorata di bambini e ragazzi, per assistere alla proizione dei sei cortometraggi realizzati da quattro scuole toscane (di Firenze e Pescia, Pistoia), nell’ambito del progetto dedicato ai più piccoli del Festival dei Popoli. Festival Internazionale del Film Documentario.

I ragazzi del progetto “Dive” – “Popoli for Kids and Teens”

Quattro scuole e sei cortometraggi per affrontare il tema della “diversità”

I cortomegraggi realizzati dagli studenti sono incentrati sui temi della pluralità e della diversità: dal genere all’etnie, dalla religione alle opinioni. Titolo del progetto è infatti DIVE – Diversity in Visual-Essays, ed è stato realizzato insieme alla casa cinematografica Echivisivi e l’associazione L’Aleph, nell’ambito del Piano Nazionale Cinema e Immagini per la Scuola promosso da MiC – Ministero della Cultura e dal MiM – Ministero dell’Istruzione e del Merito.

A realizzarli, i giovani e giovanissimi studenti dell’Istituto Comprensivo “Montagnola Gramsci” e il Liceo Statale “G. Pascoli” di Firenze, dell’Istituto Comprensivo “Libero Andreotti”  di Pescia e I.S.I.S “Sismondi – Pacinotti” di Pistoia. Dopo l’anteprima del 29 maggio, i film saranno presentati al pubblico  in occasione della 64ª edizione del Festival dei Popoli, che si terrà a Firenze dal 4 al 12 novembre 2023.

“DIVE – ha spiegato Vittorio Iervese, presidente del Festival dei Popoli – è un progetto sperimentale e coraggioso perché afferma tre cose particolarmente difficili da realizzare in questo periodo storico: l’importanza di lavorare insieme, la necessità di mettersi in gioco per quello che si è, l’apprezzamento della diversità come valore. Di fronte ai tanti progetti in cui gli adulti spiegano come si dovrebbero fare le cose noi del Festival dei Popoli, in collaborazione con Aleph ed Echi Visivi, abbiamo preferito dialogare e lavorare insieme ai ragazzi e alle ragazze, ai bambini e alle bambine per permettere loro di esprimersi con il linguaggio del cinema. I lavori che vedremo al cinema sono delle lettere per immagini e parole di grande intensità e qualità spedite a chi saprà leggerle e ascoltarle”.

Ad interventire alla presentazione dei cortometraggi, anche la presidente della Commissione Cultura del Consiglio Regionale della Toscana, Cristina Giachi. “Il sindaco Giorgio La Pira usava dire che per capire qualcosa nella vita, bisogna prima capire il mondo. Il Festival dei Popoli offre a tutta la Toscana un’ampia visuale della realtà e di cosa avviene nel mondo, e lo fa da ben sessantaquattro anni, bisogna quindi rendergli atto della sua importanza culturale e sociale” – ha affermato. “Con la Commissione Cultura della Regione, stiamo portando avanti un progetto di legge per le scuole, che consentirà ai giovani di dedicare almeno quindici minuti dell’orario scolastico per leggere ed appassionarsi alla lettura, perché leggere rende liberi, ed è particolarmente importante che a farlo siano i giovani, anche per non avere il rammarico, in tarda età, di non averne avuto l’opportunità”.

“E’ importante lavorare tutti insieme sul tema della diversità” ha aggiunto Fabio Giorgetti, presidente della Commissione Cultura del Comune di Firenze. “Anche perché, o li si fa subito, in tenera età, oppure si rischia di non poterlo fare in seguito. Auspico che le nuove generazioni sappiano superare i pregiudizi sulla diversità”.

Il progetto è stato coordinato dal regista Samuele Rossi (autore de La Memoria degli Ultimi, Indro, Margherita. La voce delle stelle) e lo sceneggiatore Lorenzo Bagnatori, durante l’intero percorso di 8 mesi al fianco degli studenti. Da Firenze sono stati realizzati quattro corti, tutti scritti e diretti in collaborazione anche con gruppi di studenti del Liceo Pascoli: l’Istituto Gramsci (classe ID) ha prodotto “Blu”, sulle difficoltà della generazione Z e la possibilità di mettere in atto un nuovo futuro;  la classe IID “I ragazzi del Gramsci”, sul tema dell’integrazione; i ragazzi della Scuola media Montagnola hanno presentato “Ritorno all’isola che non c’è”, sull’importanza del gioco come realizzazione di sé; la Scuola elementare Petrarca ha portato “Eliminare le differenze? Giochiamo”, una storia sull’identità di genere. Da Pescia invece è arrivato il corto “Un giorno da grandi”, dei giovani registi della scuola elementare Valchiusa, e “Note diverse” delle Scuole Medie Valchiusa e Alberghi, entrambi sul tema della diversità nelle sue varie declinazioni: questi due lavori sono stati realizzati assieme a due classi dell’Istituto Sismondi Pacinotti.

A vestire i panni di autori e tecnici, sono stati gli stessi studenti delle classi della primaria e secondaria di primo e secondo grado, delle scuole aderenti al progetto che ha favorito la trasmissione di conoscenze e competenze, in un processo di reciproco apprendimento e ascolto. Gli studenti e le studentesse hanno riversato nei filmati brevi opinioni, sentimenti e riflessioni, intorno ad un tema sul quale ci sono ancora tabù e difficoltà di libero confronto.

“Dive”, un progetto del Festival dei Popoli che ha favorito il dialogo e la più ampia libertà di espressione

Introdurre il concetto di “diversità” nella sua accezione più ampia e più libera, nel dialogo fra studenti di ogni ordine e grado, ha consentito loro di esprimersi liberamente, per mettersi in relazione gli uni con gli altri: un processo che assume un significato particolarmente significativo, in un momento molto delicato per la crescita e la formazione dei giovani, e al tempo stesso uno degli strumenti più efficaci per contrastare il rischio di emarginazione e discriminazione. I sei cortometraggi sono il risultato di un percorso, andato avanti per l’intero anno scolastico. Dopo la prima fase, dedicata all’alfabetizzazione audiovisiva, comune a tutti i partecipanti, le classi della scuola secondaria di secondo grado hanno ricevuto una specifica formazione tecnica in cui hanno appreso come si scrive e realizza un’opera audiovisiva.

“Popoli for Kids and Teens”

Topics:

I più popolari su intoscana