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Pnrr e ricerca: 170 milioni di euro in arrivo per l’Università di Firenze

Grazie all’importante finanziamento saranno assunti 109 ricercatori ma non solo: una parte degli investimenti torneranno alle imprese attraverso i bandi lanciati dall’Ateneo

Ricercatori

Quasi 170 milioni di euro complessivi di finanziamenti, 109 nuovi ricercatori in ingresso e oltre 100 nuovi posti per i giovani in formazione per la ricerca. L’Università di Firenze è pronta per ricevere i fondi del PNRR, sono già partiti infatti tutti i progetti che coinvolgono l’Ateneo e avranno ricadute importanti su tutto il territorio.

La sfida principale è quella della ricerca applicata su temi di frontiera secondo un nuovo modello di collaborazione tra atenei, enti di ricerca e imprese. Sono complessivamente 85 i partner dell’Università di Firenze tra aziende ed enti privati. Oltre alle ricadute che i risultati delle attività di ricerca avranno sul sistema economico e sociale, una percentuale dei finanziamenti assegnati all’Ateneo– tra il 10 e il 25% in media – andrà direttamente a enti e imprese del territorio, attraverso i cosiddetti “bandi a cascata”.

L’Ateneo capofila della Toscana della salute

I progetti avranno ricadute concrete su temi che rappresentano le principali sfide del futuro. Si va dai rischi ambientali alla mobilità sostenibile, basata anche su energia pulita, dai farmaci con tecnologia a RNA alle neuroscienze, fino alle strategie per affrontare l’invecchiamento della popolazione. E ancora lo sviluppo delle tecnologie quantistiche, la Cybersecurity, la tutela dei diritti dei cittadini al tempo dei Big Data.

L’ Ateneo fiorentino, tra i pochi in Italia, è presente in tutti e cinque i Centri Nazionali per la ricerca finanziati e in particolare è il soggetto proponente dell’Ecosistema dell’Innovazione denominato “THE – Tuscany Health Ecosystem”, che ha per scopo la crescita e il radicamento di un ecosistema per le scienze della vita in Toscana. THE promuove e rafforza la collaborazione tra il sistema della ricerca, quello produttivo e le istituzioni territoriali: coinvolge infatti tutti gli atenei e gli istituti universitari toscani, oltre a istituti nazionali di ricerca (CNR, INFN, Istituto Italiano di Tecnologia) e Confindustria Toscana.

L’Ateneo di Firenze guida anche Age-IT, uno dei partenariati estesi per attività di ricerca su conseguenze e sfide dell’invecchiamento: un’alleanza tra le eccellenze del Paese – ne fanno parte altri atenei italiani e aziende – che mette l’Italia al centro della ricerca internazionale sul tema e sulle prospettive sociali, sanitarie e demografiche.

109 ricercatori in arrivo e il potenziamento del Polo di Sesto

Grazie al PNRR l’Università sta reclutando 109 ricercatori a tempo determinato e ha bandito altrettanti posti nei dottorati di ricerca, in aggiunta a quelli già esistenti: personale qualificato e altamente formato che potrà diventare una risorsa preziosa per le aziende e il sistema economico.

L’Ateneo inoltre partecipa a quattro iniziative, finanziate con un contributo di oltre 17,3 milioni di euro, nei bandi relativi alle Infrastrutture di ricerca. Tre coinvolgono laboratori e centri del campus scientifico tecnologico di Sesto Fiorentino. Sono “EBRAINS-Italy” nel campo delle neuroscienze, “ITACA.SB” nel campo della biologia strutturale, in relazione soprattutto alla spettroscopia NMR, “SEE-LIFE” che si occupa di tecnologie di microscopia e di imaging anche medicale.

Il rilancio del Sistema Museale di Ateneo: si apre il giardino di Villa La Quiete

Dal PNRR arriva anche un finanziamento per il restauro del giardino storico di Villa La Quiete: di proprietà della Regione e in concessione all’Università di Firenze, fa parte del Sistema Museale di Ateneo. Sarà così possibile aprire al pubblico per la prima volta e in via permanente il giardino voluto nel Settecento da Anna Maria Luisa de’ Medici, l’Elettrice Palatina. I lavori, già aggiudicati, inizieranno a fine mese.

Il Sistema Museale di Ateneo ha ottenuto poi un finanziamento per il rilancio e l’accessibilità del Museo di Geologia e Paleontologia, nell’ambito dell’azione per l’abbattimento delle barriere fisiche, sensoriali e cognitive (visite da remoto con avatar teleguidato, guide multimediali, ricostruzioni in 3D e percorsi tattili per non vedenti).

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