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Accoglienza e agricoltura: a Pistoia nasce l’Agriturismo Lambure

L’azienda agricola sarà gestita da persona con sindrome di down e autismo nell’ottica di intraprendere un perorso di autonomia

Podere Lambure

Una casa immersa nel verde, sulla vallata del fiume Lima dopo San Marcello Pistoiese, tra il Ponte di Castruccio e il Ponte sospeso. Lambure Srl. è un agriturismo un po’ speciale, che sarà aperto anche a chi è meno fortunato. Nato con un progetto sociale di accoglienza e solidarietà, è destinato alle associazioni toscane che vogliono aiutare le persone con sindrome di down e autismo ad intraprendere un percorso di autonomia. L’azienda agricola di proprietà della Cassa Mutua Dipendenti della ex Banca Toscana, è nata per aiutare i soci e che con gli anni ha messo il suo patrimonio anche a disposizione di tutta la comunità.

Dopo un intervento di ristrutturazione dell’immobile, la struttura è pronta per accogliere le persone con particolari necessità attraverso convenzioni con realtà attive sul territorio, come l’Associazione Genitori per l’Autismo Agrabah e l’associazione Il Sole, che lavora con persone con la sindrome di Down. Gestita da due giovani imprenditori agricoli che, grazie alle opportunità date dalla Regione Toscana hanno partecipato al bando pacchetto Giovani inserito nel PSR 2014/2020 che prevedeva uno speciale punteggio per le attività agricole, agrituristiche e soprattutto sociali per i giovani under 40. L’immobile è dotato di sette camere doppie con bagno cucina e sale da pranzo e quando non è occupato in attività sociali è aperto ai turisti.

“Una bellissima giornata per la montagna pistoiese e per un territorio che ha fatto dell’accessibilità e della socialità una sua cifra identitaria dandosi una connotazione particolarmente appetibile – ha detto l’assessore regionale Federica Fratoni presente all’inaugurazione – . Con questa ulteriore struttura dedicata all’accoglienza, a un turismo sostenibile e accessibile, rivolto anche alle persone disabili, si lancia una bellissima scommessa. Ringrazio la Cassa mutua degli ex dipendenti della Banca toscana e comunque i gestori, ragazzi giovani che animeranno questo luogo, che coniugherà la produzione agrituristica straordinaria di questi territori con la capacità di accogliere e di valorizzare la nostra montagna”.

“Una iniziativa di pregio per due aspetti – ha aggiunto l’assessore all’agricoltura Marco Remaschi -: il recupero di un patrimonio immobiliare in un territorio che ha bisogno della presenza dell’uomo e la valenza sociale. Qui abbiamo sette ettari di territorio che grazie a questa iniziativa possono essere preservati, valorizzati e con l’attività agricola garantiscono anche la tenuta idrogeologica. Se a ciò si abbina il valore sociale, cedo che tutto abbia una valenza molto alta. Sottolineo anche l’uso corretto che si è fatto dei fondi comunitari che hanno unito agricoltura e sociale dando la possibilità ai ragazzi meno fortunati di poter vivere in un ambiente bello, che dà sollievo e offre una migliore qualità della vita”.

Foto fonte: giornaledipistoia.it

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