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Crollo del ponte sul Magra, Rossi è commissario per la ricostruzione

Il governatore della Toscana Enrico Rossi è stato nominato commissario per la ricostruzione dal ministro Paola De Micheli. Il sindaco di Aulla chiede un ponte militare

Il ponte crollato

A pochi giorni dal crollo del viadotto di Albiano (Massa Carrara), il ponte sul fiume Magra collassato provocando fortunatamente solo un ferito, il ministro per le infrastrutture e i trasporti, Paola De Micheli, ha nominato il governatore toscano Enrico Rossi commissario per la ricostruzione, mentre la pm di Massa che coordina le indagini, Alessandra Conforti, al termine di un sopralluogo ha detto che «le osservazioni dirette sono molto utili: abbiamo già individuato alcuni punti dove potrebbe essere avvenuto l’innesco del crollo».

«Sul ponte di Aulla abbiamo preso una decisione importantissima. Subito il progetto e il commissariamento dell’opera, che ho deciso di assegnare a Rossi», ha detto De Micheli, che ha anche incaricato il sottosegretario Roberto Traversi di coordinare il tavolo sulla viabilità alternativa, per individuare con rapidità le soluzioni più adeguate.

Proprio la ricostruzione è al momento l’obiettivo primario di Roberto Valettini, sindaco di Aulla, nel cui territorio ricade Albiano. «Mi ero permesso di chiedere al ministro un commissario per accelerare le operazioni riguardanti il crollo del ponte. È stato nominato Rossi e la scelta ci rassicura».

Valettini chiede anche che nell’attesa si provveda con un ponte militare o un guado di rapida costruzione per venire «incontro alle necessità di spostamento dei cittadini». Ha anche chiesto che ad Albiano la Asl organizzi un presidio medico avanzato e che a intervenire, in caso di bisogno, siano i vigili del fuoco di Spezia o Massa: da Aulla «ci metterebbero mezz’ora in più del solito».

Rossi, dal canto suo, nelle more della sua nomina a commissario, ha già richiesto ad Anas, proprietaria del ponte, di partecipare il 14 aprile a un incontro per fare il punto della situazione e individuare soluzioni funzionali nel breve periodo. Inoltre ha dato mandato al Genio civile di svolgere i sopralluoghi necessari per rifare il ponte.

Sul luogo del disastro, intanto, insieme al pm c’erano anche i consulenti nominati da De Micheli per la commissione di inchiesta del Mit. «Facciamo i sopralluoghi per capire i motivi che hanno originato il crollo – ha spiegato il magistrato -. Per il momento il fascicolo è stato aperto a carico di ignoti per crollo colposo e lesioni. Abbiamo già individuato alcuni punti dove potrebbe essere avvenuto l’innesco del crollo. Abbiamo visto i filmati che hanno fatto i vigili del fuoco con i droni, gli stessi apparecchi utilizzati per il ponte Morandi. Un lavoro molto utile a noi e alla commissione ministeriale».

Quanto al carteggio tra il Comune di Aulla e Anas, sui controlli da fare al ponte «è l’ultima cosa che acquisiremo», ha spiegato. Soltanto in un secondo momento, ha quindi concluso, «analizzeremo anche se un ruolo fondamentale l’abbiano giocato alcune cause naturali». Il riferimento, come già anticipato dal procuratore facente funzione Marco Mansi, è ad una paleofrana e a una possibile correlazione tra il crollo del ponte e alcune recenti scosse di terremoto.

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