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Prato, un nuovo bosco con 150 alberi tra le case popolari

Lo spazio verde nell’area comunale tra via Salvatore Allende e via dell’Orsa Minore. Il progetto nasce dalla collaborazione tra Comune, Associazione Arte Continua e Stefano Mancuso con Pnat, spin-off dell’Università di Firenze

Bosco prato

Nascerà a Prato, nell’area comunale tra via Salvatore Allende e via dell’Orsa Minore, un vero e proprio bosco costituito da circa 150 alberi di specie miste e 400 arbusti distribuiti su una superficie di 7.500 metri quadrati. Il progetto si chiama “Arte per la ri-Forestazione” e nasce da una collaborazione tra Comune di Prato, Associazione Arte Continua  – che ha donato al Comune 150 mila euro –  e Stefano Mancuso con Pnat, spin-off dell’Università di Firenze.

Un intervento che vedrà la realizzazione di una nuova area verde accanto alle case popolari, per costruire un nuovo luogo di socializzazione. Verrà realizzato a Vergaio uno spazio di relax a disposizione degli abitanti, con la piantumazione di circa 150 alberi di specie miste, tra caducifoglie (ginkgo, sophore, catalpe, bagolari, querce) e sempreverdi (pini, sequoie, abeti) oltre a 400 arbusti distribuiti. Previsto anche l’impianto di irrigazione.

Arte Continua è un’associazione no profit che dal 1990 è impegnata a realizzare progetti di arte contemporanea sul territorio collaborando con le istituzioni pubbliche. “Arte per la ri-Forestazione” si sviluppa infatti con la promozione di una campagna di raccolta fondi attraverso un’asta di opere d’arte contemporanea donate da 15 artisti di livello internazionale. La messa a dimora del primo albero è prevista per il 4 ottobre 2023, giorno in cui si celebra San Francesco d’Assisi patrono d’Italia.

“Questo intervento si inserisce nel quadro di un potenziamento che l’amministrazione comunale sta facendo, in particolare nei quartieri di San Giusto e Tobbiana, in cui sono presenti numerosi alloggi di edilizia residenziale pubblica che richiedono una dotazione di servizi per quella fascia di popolazione che ne ha più bisogno”, ha detto l’assessore comunale all’Urbanistica Valerio Barberis.

 

“L’intervento che abbiamo progettato non è un semplice progetto di forestazione – ha spiegato Cristiana Favretto di PNAT – ma uno spazio caratterizzato dalla biodiversità che sia simbolo di un nuovo inizio, di una rinascita. Lo abbiamo chiamato “Il bosco delle neofite” perché neofita in botanica è una pianta naturalizzata che si propaga bene come una pianta autoctona e buona parte delle piante a noi comuni, come il cipresso o il pino, non sono autoctone, ma ormai si sono adattate al nostro ecosistema. Il bosco delle neofite è quindi un simbolo di rinascita, perché i cambiamenti avvengono, sono anche imprevedibili, ma sono una parte fondamentale della nostra esistenza”.

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