Cultura/

Premio Pieve, a Walter Veltroni il riconoscimento “Città del diario”

In occasione della giornata conclusiva del Premio Pieve Saverio Tutino, nell’ambito di “Memorie in piazza”, saranno premiati Walter Veltroni e il “Giornale di bordo” di Marcello Rodinò di Miglione

Walter Veltroni

Il “Premio Città del diario 2021”, come già annunciato, sarà attribuito dall’Archivio dei diari a Walter Veltroni “per l’impegno profuso per la memoria nel corso di una lunga carriera intellettuale e politica, per la grande capacita di dare voce e dignità a chi è lasciato ai margini della narrazione pubblica”. E questo avverrà nella giornata conclusiva del 37esimo Premio Pieve Saverio Tutino, domenica 19 settembre, nell’ambito delle “Memorie in piazza”.

Memoria è il filo rosso che attraversa l’attività di scrittore di Veltroni, è la parola al centro dei suoi documentari, dei suoi film. Politico, giornalista, scrittore, regista, Walter Veltroni ha scritto oltre trenta saggi e romanzi – tra cui La scoperta dell’alba (Rizzoli, 2006), Buonvino e il caso del bambino scomparso (Marsilio, 2020) – e diretto numerosi film e documentari tra cui Tutto davanti a questi occhi (2008) su Sami Modiano, sopravvissuto ad Auschwitz, Quando c’era Berlinguer (2014), presentato al Premio Pieve nello stesso anno, Edizione straordinaria (2020), Il caso Moro e la Prima Repubblica (2021).

Il programma

Gli appuntamenti dell’ultima giornata, a Pieve Santo Stefano (Arezzo), inizieranno però a cominciare dalle 9.30 di domenica, con gli storici appuntamenti condotti dalla direttrice dell’Archivio Diaristico Natalia Cangi. La Commissione di lettura del Premio incontra i diaristi della lista d’onore, autori di alcuni testi significativi che non sono riusciti a entrare in concorso. In lista Giada Baldan scelta da Ivana Del Siena e Patrizia Dindelli, Marta Cerù scelta da Gabriella Giannini e Carlo Zanelli, Alba Douglas Scotti di Vigoleno scelta da Natalia Cangi, Rebecca Fabbroni scelta da Antonio Magiotti, Gilberto Ferrini scelto da Luisa Oelker, Giuseppe Nicoletti scelto da Andrea Lodovini, Amedeo Pierini scelto da Stefano Leandro, Maria Donata Rinaldi scelta da Luisalba Brizzi e Valeria Landucci, Flora Ritter scelta da Rosanna Innocenti.

Nel corso della mattinata verranno inoltre consegnati il Premio speciale Giuseppe Bartolomei, attribuito dalla Commissione di lettura a Marcello Rodinò di Miglione per Giornale di bordo, autobiografia/diario 1906-1988, e il Premio per il miglior manoscritto originale attribuito dall’Archivio diaristico a Giannina Benetti e Angelo Seracchioli per Lettere di una vita, epistolario 1939-1957. Interventi musicali della Pieve Jazz Big Band. Dalle 16, nello spazio delle Memorie in piazza, sarà consegnato il Premio Città del diario.

Premio “Giuseppe Bartolomei”

“Ho tante volte pensato che sarebbe stato piacevole poter rileggere, raccolti in una specie di ‘Giornale di bordo’, i fatti piu signi cativi della vita mia e della mia famiglia”. È così che Marcello Rodinò di Miglione introduce la sua monumentale opera autobiografica. 34 anni di vita (1906-1940) ricostruiti nel dettaglio, grazie a una predisposizione innata verso la scrittura di sé che lo aveva portato a disseminare agende di appunti e fatti, ancor prima di concepire sistematicamente la scrittura di un diario. Una pratica che Marcello avvia in un momento delicato della storia italiana, poco più di un mese dopo l’ingresso nella Seconda guerra mondiale. Da quel giorno e per i successivi 48 anni (1940-1988) non rinuncerà più a raccontare in prima persona la sua traiettoria personale e quella della sua famiglia, di antica nobiltà napoletana, legata in modo profondo alle vicende del Paese. Il padre Giulio, eminente gura di uomo politico, è tra i fondatori con Don Sturzo del Partito Popolare Italiano. Tra le molteplici pagine che raccontano le intersezioni tra la famiglia e la storia, spicca nelle memorie di Marcello il ricordo dell’incontro tra il padre e il Maresciallo Badoglio, un mese dopo l’insurrezione di Napoli.

Di grande interesse anche la cronaca del giorno della Liberazione di Napoli dall’occupazione dei tedeschi, che Marcello racconta in presa diretta grazie alle informazioni che raccoglie e a quello che riesce a vedere con i propri occhi. Nel dopoguerra Marcello è destinato a ricoprire incarichi manageriali di primaria importanza. Inizia una carriera brillantissima che lo porterà nel 1956, e fino al 1964, a ricoprire l’incarico di Amministratore Delegato della Rai proprio negli anni della nascita, e della consacrazione, del mezzo televisivo. Dopo l’esperienza al vertice dell’emittente pubblica, sarà ancora alla guida di realtà di primo piano dell’industria pubblica e privata italiana e non solo: dall’Unione europea di radiodiffusione a Telespazio, fino all’Assonime.

Il miglior manoscritto originale

Una corrispondenza lunga 18 anni, quasi interamente conservata, con poesie d’amore e fotografie. Compongono una testimonianza esemplare, nei contenuti e nella forma, di ciò che abbia significato la scrittura epistolare per decenni nell’Italia del Novecento. È la ragione di fondo per cui l’Archivio dei diari attribuisce il premio per il miglior manoscritto originale alle lettere che Angelo Seracchioli e Giannina Benetti si sono scambiati dalla vigilia della Seconda guerra mondiale, alla vigilia degli anni Sessanta.

Lettere intime, spesso cariche di sentimenti esplicitati quando la lontananza tra i due – a causa del conflitto, o del lavoro, o delle vicende della vita – li costringeva a comunicare a distanza. A volte anche solo per darsi un appuntamento al giorno successivo. Altre volte sfiorando i grandi avvenimenti sociali che fanno da sfondo alla vita di tutti noi, o quelli più vicini che ci riguardano. Solo la morte prematura di Angelo interromperà la fitta trama di inchiostro e carta tra i due innamorati. A distanza di anni dalla scomparsa di Giannina, la figlia Angela Maria ha riordinato le missive dei genitori in un viaggio emozionante nel loro, e nel suo, passato. E ne ha affidato la cura all’Archivio dei diari.

I diari e la radio

Conduce la manifestazione Guido Barbieri, voce storica di Rai Radio3, che passerà infine la parola agli Otto racconti autobiografici, tra i quali sarà nominato il vincitore del 37esimo Premio Pieve Saverio Tutino. Sul palco con Barbieri, Andrea Biagiotti introdurrà i diari in concorso mentre Mario Perrotta e Paola Roscioli ne interpreteranno alcuni brani. La manifestazione sarà trasmessa in differita il 21 settembre da Rai Radio3. Per accedere agli spazi e agli appuntamenti del Premio Pieve è necessaria la prenotazione (obblicatorio il green pass).

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