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Prevenzione, secondo Ispro la Toscana tra le migliori in Italia per lo screening dei tumori

Tra giugno e luglio la Giunta toscana approverà una delibera con un piano di sviluppo e di innovazione del sistema di organizzazione degli screening in Toscana

tumori

Nel 2021 la Toscana ha registrato performance sugli screening di prevenzione oncologica migliori rispetto alla media italiana.

In particolare, l’indicatore di copertura del nuovo sistema di garanzia (Nsg), che indica la percentuale di persone che hanno fatto il test a seguito di un invito rispetto alla popolazione bersaglio per quell’anno, è pari in Toscana al 64% per lo screening mammografico a fronte del 46% dell’Italia, del 63% del Nord, del 48% del Centro e del 23% del Sud.

Questo è quanto emerso in occasione della giornata di approfondimento organizzata a Firenze da Ispro, l’Istituto per lo studio, la prevenzione e la rete oncologica della Toscana.

Da quanto emerso, inoltre, l’indicatore Nsg risulta in Toscana, sempre con riferimento all’anno 2021, al 64% per lo screening cervicale contro il 35% dell’Italia, il 41% del Nord, il 44% del Centro e il 22% del Sud. Infine, per lo screening colorettale, la Toscana registra una percentuale pari al 46%, rispetto al 30% dell’Italia, al 45% del Nord, al 31% del Centro e al 10% del Sud.

Ogni anno in Toscana diagnosticati 25.000 tumori

Secondo i dati rilevati dal Registro tumori della Regione Toscana nel quinquennio 2013-2017, ogni anno sono stati diagnosticati circa 25.000 nuovi tumori, di cui il 51% negli uomini e il 49% nelle donne.

I più diagnosticati nelle donne sono il tumore della mammella che rappresenta il 29%, seguito dal tumore del colon-retto (11,5%) e al terzo i tumori del polmone (7%), mentre negli uomini al primo posto c’è il carcinoma prostatico (17%), seguito dal tumore del polmone (15%) e al colon-retto (12%).

“La performance della Toscana nello svolgimento di attività di screening è una delle migliori di Italia – ha detto il direttore generale di Ispro Katia Belvedere .- La Toscana è stata tra le più resilienti sul tema delle attività di screening anche nel dopo pandemia, siamo in un’ottima posizione, con un ottimo livello su tutti e tre gli screening”. L’assessore regionale al diritto alla salute, Simone Bezzini ha poi spiegato che la “Toscana è una delle regioni che ha più sviluppato gli screening oncologici nel nostro Paese e che ha raccolto i maggiori tassi di adesione tra la popolazione”

Entro l’estate il nuovo piano di sviluppo per lo screening dei tumori

Tra giugno e luglio la Giunta toscana approverà una delibera con un piano di sviluppo e di innovazione del sistema di organizzazione degli screening in Toscana, lo ha annunciato l‘assessore regionale al Diritto alla salute, Simone Bezzini.

Bezzini ha spiegato che “si sta ragionando di nuovi modelli organizzativi, di uso delle tecnologie digitali, di meccanismi semplificati per l’accesso dei cittadini agli screening, di nuove campagne di formazione e comunicazione”. Il piano, ha precisato, “credo che sarà approvato agli inizi dell’estate. Dobbiamo fare anche altri passaggi di confronto perché c’è bisogno di un doppio elemento: organizzazione del sistema sanitario e ottimo lavoro dei professionisti, ma anche adesione dei cittadini, quindi abbiamo bisogno di coinvolgere la cittadini e le associazioni. La prossima tappa sarà di avere un confronto con le organizzazioni di rappresentanza dei cittadini e poi porteremo tra giugno e luglio la delibera in Giunta”.

Il presidente della Toscana, Eugenio Giani, ha parlato dell’intenzione di “ampliare la possibilità degli screening. È una questione di risorse per poter sviluppare questa politica. Penso, poco a poco, riassestando i nostri conti di poter mettere più risorse sugli screening perché la politica delle prevenzione è connaturata con l’essenza della sanità pubblica”.

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