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Probios diventa società benefit, il cibo in difesa dell’ambiente

Confermato l’impegno dell’azienda di Calenzano a commercializzare prodotti biologici che non inquinano terra, aria e acqua

Una donna tiene in mano dei cereali biologici – © Vlad Antonov

E’ un’eccellenza italiana nel mondo, nata alle porte di Firenze. Probios è leader nel mercato degli alimenti biologici vegetariani da oltre 40 anni. Nell’ottica di promuovere la salute e il benessere collettivo e ridurre i consumi produttivi e logistici ha scelto di assumere la forma giuridica di società benefit.

L’azienda, che ha la sua base operativa a Calenzano, ha chiuso l’anno con un fatturato di 31 milioni di euro, in aumento di circa il 10% rispetto al 2020. Segno dell’interesse e soprattutto del successo commerciale per le linee di prodotti destinati a chi segue specifici regimi alimentari.

Per comprendere la mission che da sempre persegue l’azienda, nata nel 1978, basta analizzare l’origine del nome scelto, derivante dal greco Pro (a favore di) e Bios (vita) – a favore della vita. La svolta decisiva per Probios all’inizio del 1990, con l’arrivo alla guida di Probios di Fernando Favilli e Rossella Bartolozzi . La felice intuizione è stata quella di comprendere che l’alimentazione biologica non è solo una moda o uno stile alimentare elitario.

Insomma vendere prodotti bio per Probios non è solo business, questo giustifica comportamenti virtuosi come un’accurata selezione dei metodi di coltivazione delle materie prime, il divieto all’uso di diserbanti, antiparassitari, concimi chimici e di sintesi, organismi geneticamente modificati.

Probios diventa società benefit, ma di fatto viene amministrata secondo criteri di sostenibilità Esg da oltre 40 anni, ben prima che le tematiche ambientali, sociali e di governance diventassero ‘mainstream’” afferma il direttore generale di Probios Renato Calabrese.

Al di là dell’aspetto formale, la nostra storia di avanguardia è un esempio che dimostra come un business biologico, green e sostenibile sia possibile, persino con un volume d’affari in crescita, redditività positiva e progetti di sviluppo ambiziosi e sostenibili anche a livello finanziario, poiché in grado di remunerare gli investimenti ben oltre la bolla del momento” prosegue Calabrese.

Fernando Favilli e Rossella Bartolozzi (Probios partners)

Come società benefit, l’azienda di Calenzano si impegnerà a operare in modo responsabile, sostenibile e trasparente nei confronti di persone, comunità, territori lavoratori ed altri stakeholders. A livello ambientale, Probios assume l’impegno alla “commercializzazione di prodotti biologici che non inquinano terra, aria e acqua“, all’uso di materie prime da filiere sostenibili e di prodotti provenienti da agricoltura biologica.

Importante l’impegno dell’azienda anche per l’utilizzo di packaging alternativo alla plastica e la ‘massima priorità’ agli investimenti in ricerca e sviluppo (R&S), dedicati all’innovazione alimentare. A livello sociale, ribadisce l’impegno a commercializzare prodotti provenienti da filiere che condividano gli stessi valori.

Promuovere sani stili di vita per tutti richiede un approccio coerente ben oltre la tavola, per questo motivo abbiamo voluto inserire nello statuto anche l’impegno a creare un ambiente di lavoro positivo, che crede nella partecipazione e in una filiera che condivida l’impegno per il benessere delle persone e dell’ambiente – conclude Calabrese -. Il raggiungimento delle finalità dichiarate come Società Benefit ci consentirà di proteggere ancora meglio, nel medio e lungo termine, la visione storica che ci caratterizza: ‘Migliorare la vita dell’uomo e del pianeta diffondendo una cultura biologica che promuova benessere, gusto e qualità’“.

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