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Processo Concordia, una sfida vinta dalla giustizia italiana

All’interno del Teatro degli Industri a Grosseto ripercorsi i momenti della tragedia, le fasi drammatiche dei soccorsi e le tappe del procedimento penale

costa concordia - © protezione civile

Per non dimenticareil tribunale di Grosseto, a dieci anni dal naufragio della Costa Concordia avvenuto il 13 gennaio 2012, ha scelto di ricordare la tragedia in cui persero la vita 32 persone. Facendo parlare anche i protagonisti di quella sera, ma soprattutto le registrazioni, le testimonianze e le carte processuali. Insomma una ricostruzione non solo sull’onda dei ricordi ma sulla base di dati circostanziati.

All’interno del Teatro degli Industri, sono stati ripercorsi i momenti della tragedia, le fasi drammatiche dei soccorsi e le tappe del processo che ha portato alla condanna a 16 anni di reclusione, poi confermata in Cassazione, dell’ex comandante Francesco Schettino, oltre al patteggiamento degli altri membri dell’equipaggio ritenuti a vario titolo coinvolti nel naufragio.

Il convegno, in collaborazione con il Comune di Grosseto, la Fondazione Polo Universitario Grossetano, il Comune di Isola del Giglio, l’Ordine degli Avvocati di Grosseto, è nato con l’idea di ribadire l’impegno della Procura di Grosseto per rendere giustizia alle vittime e a tutti coloro la cui vita è stata segnata per sempre dopo quella terribile sera.

Nel suo intervento la presidente del tribunale di Grosseto Laura Di Girolamo ha sottolineato come certi eventi servono per “raccontare come da quella visione della nave riversa su se stessa così dolorosa per il Paese si sia scatenata una sinergia positiva tra le forze in campo che hanno raggiunto risultati positivi. Tra tutti devo ricordare i magistrati della procura e il tribunale di Grosseto che sono riusciti a dare risposta processuale in soli tre anni dal fatto e gli altri colleghi sono riusciti a far passare la sentenza in giudicato nel 2017“.

Il disastro della Concordia, ha inoltre aggiunto il prefetto di Grosseto Paola Berardino, è una “vicenda che negli anni successivi è stata anche la storia di un sistema che ha dimostrato la capacità di fare rete mostrando a tutto il mondo l’immagine di un Paese in grado di reagire dopo un disastro“.

L’assessore regionale al turismo, Leonardo Marras che, all’epoca del naufragio era il presidente della Provincia di Grosseto ha ricordato con partecipazione quei giorni, chiedendosi dove Dante avrebbe inserito nel suo Inferno i colpevoli della tragedia.

Dentro a questa vicenda – ha detto – c’è stata anche una grande impresa della giustizia italiana, il cui risultato fa parte del riscatto dell’Italia. La giustizia italiana ha dimostrato di poter funzionare bene e in tempi giusti“. E rivolto a chi ha contribuito a questi risultati: “le grandi imprese hanno bisogno di grandi cuori e di questo dobbiamo essere orgogliosi“.

Dalla viva voce dei protagonisti il racconto anche delle varie fasi dei soccorsi, dell’intervento dell’amministrazione comunale e dei gesti di solidarietà e vicinanza della popolazione dell’isola del Giglio nei confronti dei naufraghi: un modello che ha fatto scuola.

La tragedia della Concordia, ha sottolineato il sindaco del Giglio Sergio Ortelli, “è costituita da molte pagine che noi abbiamo vissuto in questi 10 anni: quella del soccorso, dell’ingegneria, della giustizia e della solidarietà. Credo che oggi si possa pronunciare una parola che nel giorno della commemorazione non si può pronunciare, ovvero ‘soddisfazione’, per aver chiuso una vicenda che aveva dell’incredibile e che credo abbia concluso tutte le sue pagine“.

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