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Proximity Care, 5 milioni per un nuovo modello di sviluppo socio-sanitario

La Fondazione Cassa di risparmio di Lucca stipula un accordo con la Scuola Superiore Sant’Anna di Pisa per migliorare la qualità dei servizi sanitari, sociali e socio-sanitari

 

Si chiama Proximity Care il progetto voluto dalla Fondazione Cassa di Risparmio di Lucca per favorire il miglioramento dei servizi sanitari, sociali e socio-sanitari nelle cosiddette ‘aree interne’ della provincia di Lucca, per il quale l’ente ha deciso di stanziare 5 milioni di euro tra il 2022 e il 2026.

A Castelnuovo di Garfagnana si è svolto il primo incontro tra tutti sindaci delle aree interessate dal progetto (Valle del Serchio, Garfagnana e Versilia ‘montana’) per un confronto sulle numerose problematiche che affliggono i territori sul piano dell’assistenza sanitaria, della connettività e, più in generale, sull’erogazione di servizi basilari di vario genere.

La firma dell’accordo per il progetto Proximity Care

Nell’occasione il presidente della Fondazione Cassa di risparmio di Lucca Marcello Bertocchini, ha stipulato un accordo con la Scuola Superiore Sant’Anna di Pisa, rappresentata dalla rettrice Sabina Nuti, per dar vita ad un modello di sviluppo in grado di migliorare la qualità dei servizi sanitari, sociali e socio-sanitari delle aree interne.

Quella di una sanità territoriale diffusa e interrelata – ha osservato Bertocchinirappresenta la grande sfida del futuro più prossimo. Non si tratta di costruire nuovi ospedali né di mettere in discussione il ruolo dei presidi esistenti, bensì di individuare le strategie più efficaci per facilitare le connessioni tra chi eroga servizi e chi ne ha immediata necessità“.

La Scuola Superiore Sant’Anna partirà da una prima fase di studio in cui saranno verificati con cura le tipologie e l’efficienza dei servizi e le potenzialità di miglioramento sul piano della connettività e dell’aggiornamento tecnologico. Dopo sei mesi partirà il progetto vero e proprio che sarà sottoposto a verifiche semestrali in cui si valuteranno i progressi, la fattibilità e la reale efficacia del percorso intrapreso. Per completare il quadro è previsto a breve anche un incontro con le realtà del Terzo settore.

Si tratta di una grande sfida per la Scuola Superiore Sant’Anna – ha sottolineato la rettrice Sabina Nutiche mette in campo quasi tutti i suoi Istituti, impegnati in diversi ambiti disciplinari, per sperimentare in questa area interna, in collaborazione con la Ausl Toscana Nord Ovest e con la Regione Toscana, percorsi innovativi per migliorare la qualità di vita dei cittadini”.

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