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Puliamo il mondo, volontari lungo il Serchio. Monni: “Così si rispetta l’ambiente”

Una volta al mese le sponde del fiume vengono ripulite grazie all’impegno di 750 volontari e 50 associazioni. Hanno “adottato” 450 chilometri di corsi d’acqua in tutto il comprensorio. A Lucca il “sabato dell’ambiente” si unisce all’iniziativa di Legambiente

I volontari ripuliscono il Serchio - © Consorzio 1 Toscana Nord

“Queste giornate sono fondamentali perché mettono assieme enti, istituzioni e soprattutto tantissime volontarie e volontari che, oltre a raccogliere grandi quantità di rifiuti, sono utili a diffondere la cultura del rispetto dell’ambiente”. In questa frase dell’assessore regionale all’ambiente Monia Monni è ben riassunto il senso di “Puliamo il mondo”, iniziativa di Legambiente che si ripete ogni anno e che vede ogni volta vede la Toscana tra le principali protagoniste. Sì, perché in Toscana si “pulisce il mondo” ogni mese in occasione del “sabato dell’ambiente”.

Il “sabato dell’ambiente”

Anche Monni ha dato il suo contributo. Quella a cui ha partecipato è stata una mattinata d’impegno per la sicurezza idraulica e ambientale del territorio. Il “sabato dell’ambiente” del Consorzio 1 Toscana Nord, che lungo il Serchio ha visto partecipare attivamente tanti volontari delle associazioni convenzionate con l’ente consortile, impegnati a ripulire il parco fluviale dai rifiuti e dalle plastiche che dannosi incivili hanno abbandonato lungo il fiume.

Il “sabato dell’ambiente”, come detto, si ripete ogni mese, ma stavolta si è arricchito della partecipazione dell’assessora regionale all’ambiente Monia Monni e delle collaborazioni con la rassegna di Legambiente “Puliamo il mondo 2021” e con “La settimana della bonifica e dell’irrigazione”, che proprio in questi giorni si tiene in tutta Italia grazie agli enti consortili.

L’importanza della partecipazione

I volontari non hanno, come di consueto, effettuato la pulizia sui tanti corsi d’acqua “adottati” dalle loro associazioni, ma si sono ritrovati tutti insieme alla Fattoria urbana Riva degli Albogatti a Nave, per un appuntamento che volutamente è stato improntato sulla partecipazione e sulla condivisione del percorso comune.

Monia Monni sul Serchio per Puliamo il mondo

“I ragazzi sono tornati a riempire le piazze per pretendere politiche ambientali adeguate ad affrontare l’emergenza climatica” ha detto Monni, che per l’occasione era al fianco di Lucca Valentina Simi, assessore all’ambiente del Comune di Lucca. “Queste politiche si compongono di strategie per raggiungere la neutralità carbonica, ma anche di politiche di adattamento e resilienza. In questo quadro è evidente la strategia dei Consorzi e delle manutenzioni dei nostri corsi d’acqua, ma anche il rapporto con associazioni e cittadini che possono aiutarci a disseminare consapevolezza, monitorare il territorio e anche a prendercene cura nel modo migliore. Tutti insieme”.

La cultura ambientale

Il presidente del Consorzio, Ismaele Ridolfi, ha ricordato come “centinaia di migliaia di ragazze e ragazzi si sono riversati nelle piazze di Lucca e dell’intero Paese, per richiedere, col loro sciopero del clima, finalmente azioni concrete per combattere le cause e gli effetti dei cambiamenti climatici. Stavolta siamo sul fiume assieme a tantissimi volontari e ai rappresentati delle istituzioni – ha aggiunto – per dare il nostro contributo, con azioni concrete, insieme, anche con il nostro progetto ‘Salviamo le tartarughe marine, salviamo il Mediterraneo’. Tutti assieme per salvare la nostra casa comune: è questa la nostra risposta all’appello legittimo e importante dei giovani“.

Il Consorzio 1 Toscana Nord è stato il primo Ente consortile in Italia ad aver approvato lo stato di emergenza ambientale. “E ogni ultimo sabato del mese, al nostro fianco circa 750 volontari di cinquanta associazioni, compiono appunto la pulizia partecipata di quasi 450 chilometri di corsi d’acqua adottati in tutto il nostro comprensorio di competenza, da rifiuti e plastiche” ha precisato Ridolfi. “Il ringraziamento più grande va quindi a loro, alla cura e all’impegno che dimostrano, e che contribuiscono a rendere il nostro territorio sicuro e fruibile”.

 

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