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A 22 anni ragazza muore sul lavoro, Giani: “La tragedia di oggi ci sprona a impegno senza sosta”

Il presidente della Regione Toscana sull’infortunio mortale in cui ha perso la vita una lavoratrice 22enne di un’azienda tessile di Montemurlo in provincia di Prato: “Non faremo venir meno la scelta di investire sui controlli, sulla prevenzione e sulla cultura diffusa della sicurezza”

Luana d’Orazio

Luana d’Orazio una ragazza di 22 anni è morta in seguito a un infortunio sul lavoro avvenuto lunedì 3 maggio in un’azienda tessile in via Garigliano a Oste di Montemurlo, in provincia di Prato. Secondo le prime ricostruzioni la giovane sarebbe rimasta intrappolata in un macchinario, un orditoio, dopo essere stata trascinata dal rullo.

Immediatamente i colleghi di lavoro della 22enne hanno dato l’allarme, ma una volta arrivato sul posto il personale inviato dal 118, non ha potuto che constatare che la giovane lavoratrice era già morta. Intervenuti anche i vigili del fuoco per liberare il corpo della giovane.

Sul posto anche gli ispettori dell’Asl, che dovranno ricostruire la dinamica della tragedia e accertare il rispetto delle norme di sicurezza all’interno dell’azienda, i carabinieri e il sindaco di Montemurlo Simone Calamai. Il macchinario è stato posto sotto sequestro dalla magistratura, insieme all’area dove è avvenuta la tragedia.

“La notizia della morte di una giovane operaia, e madre di una bambina, è terribile. Esprimo solidarietà e vicinanza alla famiglia della donna. Questa tragedia ci sprona ulteriormente a impegnarci senza sosta per rendere più sicuri i luoghi di lavoro in tutta la Toscana e chiama ancora una volta alla responsabilità di tutti”.

Ha dichiarato il presidente della Regione Toscana Eugenio Giani, commentando l’incidente. “Per parte nostra – ha aggiunto il presidente – non faremo venir meno la scelta di investire sui controlli, sulla prevenzione e sulla cultura diffusa della sicurezza. La sicurezza è un elemento fondante per una buona qualità della vita, per una società coesa e giusta, per la dignità del lavoro”.

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