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Ranking università: Pisa nella Top 10 Italia, Sant’Anna e Normale escluse

Nelle classifice QS e CWUR l’ateneo pisano guadagna posizioni, l’Italia risulta settima nella classifica mondiale

Con 36 università classificate, l’Italia è il settimo paese più rappresentato nella diciassettesima edizione del Qs World University Rakings la classifica universitaria più consultata al mondo e il terzo dell’Unione Europea, dopo il Regno Unito (86) e la Germania (45) e prima di Francia (28) e Spagna (26).

Nei QS World University Rankings l’Università di Pisa si attesta al 383° posto, 6 posizioni più in alto rispetto allo scorso anno, confermando il miglioramento costante in atto dal 2017: da allora ha guadagnato complessivamente circa 50 posizioni in senso assoluto (dalla fascia di posizioni 431-440 alla posizione 383), ma ben 14 punti a livello percentuale, entrando quest’anno nel primo terzo della classifica stessa. A livello italiano l’Ateneo pisano si mantiene nella top-10.

Invece nella classifica delle università mondiali compilata dal CWUR, il Center for World University Rankings che ha base negli Emirati Arabi, l’Ateneo pisano si è classificato al 264° posto a livello mondiale, guadagnando 21 posizioni rispetto allo scorso anno. L’Università di Pisa ha ottenuto i migliori risultati negli indicatori che valutano i risultati della ricerca (211°) e la qualità dell’offerta formativa (325° al mondo).

“I momenti di verifica sono sempre importanti per capire se la rotta seguita è quella giusta – ha commentato il rettore Paolo Mancarella – Le 50 posizioni scalate nel QS Ranking e le 21 guadagnate nella classifica del CWUR ci raccontano di un Ateneo pisano che migliora costantemente il proprio posizionamento nello scenario internazionale. Una notizia già buona in sé, ma oggi ancora più importante, considerato il periodo di grande difficoltà che sta vivendo il nostro Paese”.

Quest’anno sono cambiati i criteri di inclusione e di conseguenza non rientrano nella classifica università prestigiose come la Scuola Superiore Sant’Anna e La Normale di Pisa. “Abbiamo già espresso con lettere indirizzate al management di QS Quacquarelli Symonds – spiegano Luigi Ambrosio, direttore della Scuola Normale Superiore e Sabina Nuti, rettrice della Scuola Superiore Sant’Anna – la nostra perplessità riguardo all’esclusione della Scuola Normale Superiore e della Scuola Superiore Sant’Anna dalla classifica generale QS World University Rankings 2021. Ci è stato spiegato che, da quest’anno, non saranno incluse le università che non rilasciano il titolo di laurea: gli studenti normalisti e santannini conseguono infatti il diploma di laurea presso l’Università di Pisa e, nell’ambito delle scienze politiche e sociali della Scuola Normale Superiore, presso l’Università di Firenze. Si sottolinea inoltre che, in particolare, la Scuola Superiore Sant’Anna eroga un titolo congiunto per ben sette percorsi di laurea magistrale con le università di Pisa, Trento e Firenze, contribuendo al 50 per cento di questi stessi percorsi”.

Ben Sowter, Direttore QS Intelligence Unit, ha commentato: “La Scuola Superiore Sant’Anna di Pisa e la Scuola Normale Superiore di Pisa sono due prestigiose realtà italiane con una solida reputazione internazionale e QS continuerà a misurare la loro indiscussa eccellenza nel QS World University Ranking by Subject, la classifica delle migliori Università al mondo suddivisa in oltre 50 discipline di studio”.

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