Storie/

Ratzinger e il legame con la Toscana, il ricordo della sua visita ad Arezzo nel 2012

L’arrivo del Papa emerito accompagnato dall’allora capo della gendarmeria vaticana, l’aretino Domenico Giani, e la messa celebrata al Parco “Il Prato”. L’omaggio del vescovo e delle istituzioni a Benedetto XVI

La scomparsa del papa emerito Benedetto XVI, Joseph Ratzinger morto il 31 dicembre scorso a 95 anni, ha lasciato un segno anche in Toscana, in particolare nella diocesi di Arezzo, Cortona e Sansepolcro. Qui infatti il 13 maggio 2012 si recò in visita pastorale, accompagnato dall’allora capo della gendarmeria vaticana l’aretino Domenico Giani e celebrò la messa al Parco “Il Prato”, accolto da 30mila persone. «Le parole pronunciate da Benedetto XVI nella sua omelia – ricorda il vescovo Andrea Migliavacca – sono per noi un prezioso lascito. Il Papa Benedetto richiamò la nostra comunità diocesana a promuovere la vita cristiana”.

L’omelia di Benedetto XVI ad Arezzo

“Oggi mi accoglie un’antica Chiesa – disse il Papa emerito nella sua omelia –  esperta di relazioni e benemerita per l’impegno nei secoli di costruire la città dell’uomo a immagine della Città di Dio. In terra di Toscana, la comunità aretina si è infatti distinta molte volte nella storia per il senso di libertà e la capacità di dialogo tra componenti sociali diverse. Venendo per la prima volta fra di voi, il mio augurio è che la città sappia sempre far fruttificare questa preziosa eredità. La città di Arezzo riassume, nella sua storia plurimillenaria, espressioni significative di culture e di valori. Tra i tesori della vostra tradizione, c’è la fierezza di un’identità cristiana, testimoniata da tanti segni e da devozioni radicate, come quella per la Madonna del Conforto”.

Il vescovo di Arezzo, Migliavacca, ha ricordato la figura di Benedetto XVI durante la Messa dell’ultimo dell’anno: “Il nostro Te Deum, il grande inno di ringraziamento al Signore che intoneremo alla fine della celebrazione assumerà questa sera un significato ancora più particolare: sarà uno speciale ringraziamento al Signore per il dono che ha fatto alla Chiesa e al mondo di un grande Pastore e di un grande Pontefice”.

Il ricordo dell’aretino Domenico Giani, allora capo della gendarmeria vaticana

Domenico Giani, 60 anni, aretino, è stato per venti anni in servizio presso la Gendarmeria vaticana che ha diretto dal 2006 al 2019 quale responsabile della sicurezza del Papa.  “La perdita di Papa Benedetto rappresenta per me la perdita di un padre che ha accompagnato non solo la mia vita professionale ma anche la mia vita personale. Ratzinger è stato il Papa che ho servito per tutta la durata del suo Pontificato fino al momento in cui ha lasciato e sono rimasto poi con lui in contatto. Ci lascia un uomo anziano che ha percorso tutta la sua vita dando una grande testimonianza di fede, di amore, di umiltà, di mitezza e anche di forza. Una figura che sono certo rimarrà nella storia”.

Fu proprio Giani ad accompagnare Ratzinger nella visita pastorale nella diocesi toscana. “Il ricordo più emozionante dal punto di vista affettivo che ho di lui è la visita ad Arezzo, l’onore di accompagnarlo nella mia città. Ci sono poi momenti legati alla mia famiglia, in cui il Santo Padre si è dimostrato un padre e un nonno per i miei figli. Di sicuro abbiamo perso una grande persona, un leader mondiale di altissimo livello, a volte anche incompreso per alcune sue scelte –  aggiunge – Ricordo un momento di disorientamento personale quando si è dimesso. Non avevo percepito lì per lì la portata storica dell’evento”.

L’omaggio delle istituzioni toscane

“La morte di Benedetto XVI, primo Papa emerito della storia, è una morte che ci rattrista. Oltre ai suoi grandi studi teologici Joseph Ratzinger passerà alla storia come il primo Papa che dopo sei secoli ha avuto il coraggio di dimettersi durante il suo mandato, lo ricorderemo per questo”. Così Eugenio Giani, presidente della Toscana, ha commentato la morte del 265mo Papa della Chiesa cattolica.

“Resterà nella storia per la sua scelta di dimettersi nel 2013 lasciando la strada a Bergoglio e al periodo dei due Papi”, commenta Antonio Mazzeo, presidente del Consiglio regionale della Toscana.

Topics:

I più popolari su intoscana