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Riapre al pubblico l’antica Abbazia di Sant’Antimo a Montalcino

Dal 13 giugno apre di nuovo le sue porte a fedeli e visitatori l’abbazia che secondo la leggenda fu fondata da Carlo Magno

Il prossimo 13 giugno, l’Abbazia di Sant’Antimo situata nella Val di Starcia, ai piedi del borgo di Castelnuovo dell’Abate nel comune di Montalcino, riapre le sue porte ai fedeli e ai visitatori, nel rispetto dei protocolli di sicurezza. L’antica Abbazia è stata abitata nei secoli dalla comunità dei monaci benedettini. La chiesa attuale è stata costruita all’inizio del XII secolo, ma le origini dell’Abbazia sono precedenti.

La leggenda fa risalire la sua edificazione al IX secolo, all’epoca del Sacro Romano Impero, guidato dall’imperatore Carlo Magno, ritenuto il fondatore di una cappella, detta Cappella Carolingia, corrispondente all’attuale sagrestia. Certamente l’Abbazia esisteva già nell’anno 814 quando l’imperatore Ludovico il Pio, successore di Carlo Magno, emana un diploma che la arricchisce di beni e privilegi.

Sant'Antimo 02

La pianta di Sant’Antimo è conforme a quella delle chiese situate sulle antiche vie di pellegrinaggio, come testimonia il deambulatorio con cappelle radiali, elemento architettonico di derivazione francese, così come la copertura delle navate laterali con volte a crociera e il matroneo con le bifore. Al cantiere per l’edificazione di questo monumento presero parte maestranze italiane e francesi, come la bottega del Maestro di Cabestany, autore dello straordinario capitello raffigurante Daniele nella fossa dei leoni.

La visita alla chiesa permette di ammirare anche due capolavori della scultura lignea. Sull’altare si erge un Crocifisso ligneo databile tra la fine del XII e l’inizio del XIII secolo, influenzato dalla scultura borgognona e ricavato da un unico blocco di legno. Nel fianco destro si trova una statua lignea raffigurante la Madonna di Sant’Antimo realizzata nel XIII secolo da uno scultore di scuola umbra. Maria in trono, Sedes Sapientiae, sorregge sulle ginocchia il Bambino che reca nella mano sinistra il globo sormontato dalla croce. È inoltre possibile passeggiare nell’Orto di Santa Ildegarda. Dal 13 riaprirà anche la farmacia monastica, allestita nell’antica sala del tesoro. 

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