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Quattro ricercatori di Firenze tra gli scienziati più influenti al mondo

Paolo Nannipieri, Gian Maria Rossolini, Alessandro Maria Vannucchi e Fabrizio Carta nella Highly cited researchers 2022, l’elenco degli studiosi più citati al mondo

Ricercatori

Quattro ricercatori dell’Università di Firenze sono presenti nell’Highly cited researchers 2022, l’elenco degli studiosi più citati e influenti al mondo nei rispettivi campi.
Per tre di loro si tratta di una conferma: Paolo Nannipieri, professore emerito di Chimica agraria, Gian Maria Rossolini, docente di Microbiologia e microbiologia clinica del Dipartimento di Medicina sperimentale e clinica (Dmsc), e Alessandro Maria Vannucchi, docente di Malattie del sangue del Dmsc, erano tra i “più citati” anche nel 2021. Prima volta invece per Fabrizio Carta, ricercatore di Chimica farmaceutica del Dipartimento di neuroscienze, area del farmaco e salute del bambino.

Un riconoscimento che conferma una volta di più la qualità dei ricercatori in forza all’Ateneo di Firenze. Highly Cited Researchers, selezione curata dall’agenzia statunitense “Clarivate Analytics”, identifica quasi 7mila ricercatori appartenenti a 69 paesi e regioni, classificati in 21 ambiti disciplinari (specifici o cross-field), che con il loro lavoro hanno fornito un impulso significativo nel loro settore, testimoniato dall’alto numero di citazioni delle loro pubblicazioni tra il 2011 e il 2021.

Dall’agricoltura alla cura dei tumori

Paolo Nannipieri rientra nella prestigiosa selezione per le sue ricerche nel campo Agricultural Sciences: il focus del suo lavoro consiste nella chimica e la biochimica del terreno. Gian Maria Rossolini è stato citato per le sue ricerche nell’ambito dei meccanismi di resistenza agli antibiotici, l’epidemiologia molecolare e le nuove tecnologie diagnostiche in microbiologia clinica.

Alessandro Maria Vannucchi compare nel campo Clinical Medicine: svolge ricerca sperimentale e clinica nel settore delle neoplasie mieloproliferative croniche, oltre ad essere stato impegnato in un’intensa attività clinica nel campo dei trapianti di midollo osseo.
Fabrizio Carta infine nel corso delle sue ricerche ha contribuito allo sviluppo di un inibitore delle anidrasi carboniche tumorali per il trattamento dei tumori solidi metastatici.

 

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