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Riconversione industriale ex Gkn, accordo raggiunto. Giani: “Al via una nuova fase”

Dopo lunghissimi tormenti, per i lavoratori dell’ex Gkn – eletti “toscani dell’anno” dal concorso di intoscana.it – si apre una nuova fase che porterà alla reindustrializzazione

GKN corteo - © https://firenze.repubblica.it

C’è l’accordo propedeutico alla riconversione industriale del sito ex Gkn. I cui lavoratori, lo ricordiamo, sono stati eletti “toscani dell’anno” nell’ambito del concorso promosso proprio da intoscana. L’accordo quadro, che definisce tempi, modalità e strumenti per il progetto di reindustrializzazione della ex Gkn e la gestione della fase ponte da cui poi deriveranno gli accordi più specifici, è stato raggiunto dopo una lungo tavolo di confronto a cui hanno partecipato il presidente della Regione Toscana, Eugenio Giani, insieme all’assessora Alessandra Nardini, al consigliere per il lavoro Valerio Fabiani e al capo di gabinetto Paolo Tedeschi, a QF (la nuova denominazione sociale data da Borgomeo alla ex Gkn) e ai sindacati.

Il sostegno della Toscana

“Si apre oggi una fase nuova all’insegna della collaborazione fra tutte le parti” ha detto Giani. “Ci siamo battuti fin dall’inizio insieme alle lavoratrici e ai lavoratori per questo, e finalmente ci siamo. Io ci sarò, la Regione ci sarà, fino a quando non avremo concretizzato il progetto di reindustrializzazione e tutte e tutti saranno tornati al proprio lavoro“.

“Siamo soddisfatti” ha aggiunto Fabiani. “La garanzia della continuità occupazionale anche per i lavoratori degli appalti è stato uno dei nostri assilli. La Regione accompagnerà i lavoratori in tutte le fasi di questo percorso, mettendo a disposizione anche strumenti di formazione che contribuiremo a supportare e incentivare in linea con gli ulteriori accordi, e ammortizzatori sociali che saranno definiti a breve tra sindacati e QF”.

I contenuti

L’accordo, che dovrà essere sottoposto dai sindacati al vaglio dei lavoratori, conferma un cronoprogramma (che era quello proposto dall’azienda), stabilisce una serie di garanzie per i lavoratori (a partire dagli ammortizzatori sociali, che coinvolgeranno tutti i dipendenti più i colleghi degli appalti) e segna un percorso condiviso fra azienda, sindacati e istituzioni per dar vita a un organismo di supervisione e monitoraggio di tutto il processo, al quale parteciperanno tutti i soggetti coinvolti.

 

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