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Rinasce Firenze, un piano per sostenere la città. E la tramvia arriverà in centro

Il sindaco del capoluogo toscano Dario Nardella presenta il piano per far risorgere la città: sarà lanciata una campagna internazionale di ricerca fondi.

Una strategia post-pandemia per rilanciare la città: è questo il cuore di “Rinasci Firenze”, il piano presentato oggi dal sindaco del capoluogo toscano Dario Nardella nel Salone dei Cinquecento per far fronte all’emergenza sanitaria e sociale causata da quella sanitaria del Coronavirus. 
Infatti i mesi di lockdown hanno causato 200 milioni di disavanzo stimato nelle casse del Comune, danni all’export di 6 miliardi e di 1 miliardo nel settore del turismo e la Camera di Commercio di Firenze ha calcolato una perdita di 1,2 miliardi per le 18mila imprese commerciali della Città metropolitana. 
Senza contare i danni sociali e l’impoverimemnto: al bando comunale per l’emergenza affitti sono arrivate 3.500 domande, più del triplo del normale. 

UN FONDO INTERNAZIONALE – Per questo l’amministrazione comunale avvierà nei prossimi giorni una campagna internazionale, aperta alla collaborazione di tutti, di ricerca di fondi a livello globale. Un fondo per la rinascita che spiega il sindaco Nardella “aiuterà la nostra città a sostenere i settori culturali, economici, educativi e turistici ispirato alla chiamata alle arti di Carlo Ludovico Ragghianti, lanciata all’indomani dell’alluvione del ’66, quando il noto storico dell’arte invitò tutto il mondo ad aiutare Firenze a risollevarsi dichiarando ‘Abbiamo bisogno di tutti'”.
“Un grido – ha ricordato il sindaco – che fece il giro del mondo e fu di impulso ad una generosità diffusa verso la nostra città, aiutando Firenze, capitale globale delle arti, a rivedere la luce dopo il fango”. 

TRAMVIA IN CENTRO – Il sindaco Nardella ha anche annunciato l’ipotesi di “portare il capolinea della tramvia con la variante di piazza della Libertà dentro il centro, davanti a Palazzo Medici Riccardi” e dunque a circa 200 metri dal Duomo. Come ha sottolineato Nardella si tratta di un “chilometro decisivo che consente davvero di raggiungere agevolmente il centro sia da nord col capolinea davanti a Palazzo Medici Riccardi, sia da ovest con il capolinea in piazza dell’Unità. Il collegamento sarà poi completato con bussini elettrici in modo da offrire non solo ai turisti ma anche ai residenti e ai lavoratori, un sistema di trasporto pubblico nel centro”. Nel piano c’è anche la volontà di eliminare progressivamente l’ingresso in città dei bus turistici entro la fine del mandato.

EVENTI SPORTIVI – Firenze inoltre vuole collaborare con l’Emilia Romagna per ospitare, a ridosso dell’Appennino, la tappa iniziale del Tour de France. “La nostra volontà è attrarre nella città – spiega il sindaco – i grandi eventi sportivi  internazionali, su questo penso anche alla collaborazione già avviata con l’Emilia Romagna per le Olimpiadi 2032″. “Ne ho parlato con il presidente Bonaccini con cui abbiamo una collaborazione eccezionale – ha aggiunto il sindaco Nardella -. L’Emilia Romagna già nelle scorse settimane ha lanciato la candidatura per il Grand Départ del Tour de France, che è un evento storico perché il Tour de France è partito da molti Paesi fuori alla Francia, ma mai dall’Italia. Come sapete è un mio vecchio pallino, che avevo inseguito fino a quasi al successo da vicesindaco, con l’allora sindaco Renzi”.
“Non riuscimmo allora – ha ricordato ancora Nardella – ma se ora mettiamo insieme le energie potrà essere fattibile. Ho già parlato con Bonaccini di questa idea, ha accolto questa collaborazione: mettere insieme due Regioni come Emilia Romagna e Toscana significa mettere in campo una candidatura fortissima per avere la prima tappa in una delle prossime edizioni”. “Allo stesso tempo – ha concluso – abbiamo deciso con il presidente Bonaccini di accelerare sulla candidatura alle Olimpiadi: è un obiettivo difficilissimo, molto lontano ma occorre partire subito per non farsi trovare impreparati. Servirà anche a dare stimolo all’economia ed entusiasmo alle nostre popolazioni. Insomma lo sport può essere un fattore decisivo in questo piano di rinascita”. 

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