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Robot e industria 4.0, la trasformazione digitale passa da Pisa

Per affrontare le sfide dei futuri sistemi industriali è necessario innovare. Due delle quindi borse di studio messe a disposizione dal progetto “Einst4ine” saranno gestite dal Sant’Anna di Pisa

Sant’Anna Pisa, robot sfida europea

Due delle 15 borse di studio finanziate dal progetto europeo “Einst4ine”, la rete europea di formazione per la trasformazione digitale industriale attraverso gli ecosistemi dell’innovazione, saranno gestite dalla Scuola Superiore Sant’Anna di Pisa, una dall’Istituto di Biorobotica all’interno del Phd in Biorobotica, e una dall’Istituto di Management nel Phd in Management – Innovation, Sustainability and Healthcare. Lo ha reso noto l’Ateneo pisano precisando che il progetto “è un’iniziativa di ricerca da 4 milioni di euro che ha l’obiettivo di supportare le imprese a superare le difficoltà di adattamento alla rivoluzione digitale”.

Il progetto

“Einst4ine” è coordinato da Rmit Europe (Spagna) e dall’hub europeo della Rmit University (Australia), ma comprende anche luniversità di Finlandia, Danimarca, Regno Unito, Germania, oltre alle italiane Luiss “Guido Carli” e Scuola Sant’anna di Pisa, insieme a 15 imprese e due organizzazioni accademiche partner (l’australiana Rmit University e l’amerciana Uc Berkeley). Le borse di studio coordinate dall’istituzione accademica pisana sono la “Marie Skłodowska-Curie Horizon 2020 Assessment of human-machine interfaces of social and collaborative robots”, gestita con la supervisione di Arianna Menciassi e Calogero Oddo, e la “Human models for collaborative robots”, con la supervisione di Andrea Piccaluga, Alberto Di Min, Cristina Marullo e Valentina Cucino.

Gli obiettivi

La prima ha l’obiettivo “di far condividere al robot lo spazio di lavoro e i compiti con gli esseri umani, permettendo di cooperare e agire nella società, esplorando l’interazione e le complementarità tra automazione (compresi i robot sociali /collaborativi) e cooperazione tra macchine umane”, mentre la seconda intende “capire come i lavoratori si confrontano con i robot collaborativi ed evidenziare le principali opportunità organizzative, esplorare come la tecnologia influenzerà le prestazioni organizzative, individuare gli ostacoli all’uso della nuova tecnologia e individuare i facilitatori che potrebbero favorire l’introduzione dei robot in ambienti organizzativi”.

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