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Rondine apre l’anno scolastico con la testimonianza di otto alunni ebrei espulsi dalle leggi razziali

In video anche la testimonianza della senatrice a vita Liliana Segre: Che la parola indifferenza, che io ho tanto voluto al memoriale della Shoah a Milano, non vinca su tutto”

Lunedì 5 settembre 2022 trentuno studenti e studentesse di Rondine Cittadella della Pace hanno iniziato l’anno scolastico fianco a fianco con otto ex alunni ebrei espulsi dalle scuole a seguito delle leggi razziali, la cui prima normativa, promulgata proprio il 5 settembre di 84 anni fa, stabiliva con il “Regio Decreto Legge n.1390 per la difesa della razza nella scuola fascista” l’espulsione di tutti gli studenti ebrei dalle scuole di ogni ordine e grado.

Hanno partecipato alla lezione anche alcune classi dei licei aretini Vittoria Colonna, Francesco Redi e Francesco Petrarca grazie al nuovo progetto formativo, sviluppato con l’Ufficio Scolastico Provinciale di Arezzo, che porta il “metodo Rondine” direttamente nelle scuole d’Italia.

“A 84 anni dalla promulgazione delle leggi per la difesa della razza nella scuola fascista noi non vogliamo più ripercorrere quelle vie, ma vogliamo una scuola di pace” ha affermato il ministro dell’Istruzione, in un videomessaggio.

“I valori dell’inclusione, dell’apertura e dell’affettuosità sono elementi fondanti della nostra scuola”, ha detto il ministro, secondo cui “una scuola aperta, inclusiva e affettuosa è una scuola di pace, una scuola che lavora per costruire la pace. Dirlo oggi in questo momento così difficile tutto il mondo, in cui spirano venti pesantissimi di guerra, la nuova carestia sta colpendo tanti paesi, e la pandemia sembra ancora dover segnare tante vittime in giro per il mondo, io credo sia un segnale fortissimo, grazie a coloro che nel 1938 vennero esclusi e che oggi diventano portatori di inclusione”. 

L’iniziativa è stata realizzata da Rondine Cittadella della Pace in collaborazione con l’Unione delle Comunità Ebraiche Italiane.

La persecuzione degli ebrei con le leggi razziali “si è abbattuta come tragedia sull’intera Italia, perché è l’intera Italia che si è depauperata di esseri umani, di sapere, di conoscenze” ha affermato Noemi Di Segni, presidente dell’Unione delle comunità ebraiche italiane.

Liliana Segre:“Che la parola indifferenza, che io ho tanto voluto al memoriale della Shoah a Milano, non vinca su tutto”


“Oggi abbiamo avuto la fortuna di ascoltare – ha proseguito Di Segni – quelli che si sono salvati o sono tornati: ovviamente il pensiero va anche a tutti quei 6 milioni che non sono tornati. Cultura ebraica è ricordare questo, ma soprattutto far sapere ai ragazzi che, per quanto il nostro sforzo sia rivolto a fare memoria in maniera coerente e attenta, ebraismo è anche tanto altro, non è solo Shoah: è un’infinita di tradizioni, di storia millenaria. Spero che oltre alle leggi razziali, oltre alla tragedia – ha concluso la presidente Ucei, rivolgendosi agli studenti -, per voi la parola ebreo rappresenti sempre un mondo immenso da cui attingere e di imparare, col piacere di stare a fianco insieme”.

Il messaggio della Senatrice a vita Liliana Segre

Ha mandato un video messaggio anche la Senatrice a vita, Liliana Segre che nel 2020 ha scelto di fare la sua ultima testimonianza pubblica proprio a Rondine, affidando ai giovani della Cittadella della Pace la sua memoria perché possa essere trasformata in azioni concrete di pace.

“Che la parola indifferenza, che io ho tanto voluto al memoriale della Shoah a Milano, non vinca su tutto” ha affermato la senatrice.

La stessa Segre, all’età di otto anni, fu espulsa da scuola. “Trovai grande difficoltà al ritorno da Auschwitz – ha ricordato – grande difficoltà a parlarne, grandi difficoltà a far credere anche a quei parenti che ritrovai, e che mi amavano, quello che avevo visto con i miei occhi e che per i casi strani della vita ero ancora viva per raccontare. Ma di queste cose è difficile parlare. O si ha la fortuna di riuscire a scrivere come Primo Levi, come altri che sono riusciti a fare dei diari, oppure si tace per tanti, tanti, tanti anni. E quando si racconta, non si sa se chi ti ascolta abbia creduto a quella testimonianza”.

Segre ha concluso il suo intervento lodando l’esperienza di Rondine, di cui è da sempre sostenitrice: “Rondine non è indifferente, Rondine è fantastica, e la sua scuola di inclusione è il contrario di chi fa trovare la porta chiusa. Grazie Rondine!”.

I testimoni delle leggi razziali

Si sono seduti tra i banchi della scuola di Rondine otto testimoni della discriminazione: Ugo Foà, che ha raccontato nel recente libro “Il bambino che non poteva andare a scuola” la sua storia di fanciullo di dieci anni che viveva a Napoli al tempo in cui vennero promulgate le leggi razziali; Miriam Cividalli, fiorentina, poetessa e autrice, fra l’altro, del memoir “Perché qualcosa resti,” in cui ha ripercorso la storia di famiglia negli anni delle persecuzioni; Lello Dell’Ariccia, uno dei testimoni del rastrellamento del ghetto di Roma del 16 ottobre 1943 e oggi presidente di “Progetto Memoria”, associazione che si occupa della trasmissione dell’esperienza dei Testimoni alle giovani generazioni; Claudio Fano, il cui padre fu ucciso alle Fosse Ardeatine e che all’epoca delle leggi razziali aveva nove anni; e ancora Carla Neppi Sadun, classe 1931, originaria di Ferrara, il romano Fabio Di Segni, da anni impegnato nella testimonianza in particolare nelle scuole, Gianni Polgar, nato a Fiume nel 1936 e residente a Roma dal 1939, e Nando Tagliacozzo, romano, classe 1938, molto attivo nelle attività di testimonianza nelle scuole e di formazione degli insegnanti sui temi della Memoria.

Alla fine della lezione gli otto testimoni hanno ricevuto gli attestati di Cittadinanza Onoraria della Cittadella della Pace e l’iscrizione al Quarto Anno Liceale di Rondine per l’anno scolastico 2022/23 consegnati dal direttore della scuola Franco Vaccari.

Rondine Cittadella della pace

Rondine Cittadella della Pace è un’organizzazione che si impegna per la riduzione dei conflitti armati nel mondo e la diffusione della propria metodologia per la trasformazione creativa del conflitto in ogni contesto.

Nasce in un borgo medievale toscano a pochi chilometri da Arezzo, il progetto principale è lo Studentato Internazionale – World House, che accoglie giovani provenienti da paesi teatro di conflitti armati o post-conflitti e li aiuta a scoprire la persona nel proprio nemico, attraverso il lavoro difficile e sorprendente della convivenza quotidiana.

L’obiettivo è contribuire a un pianeta privo di scontri armati, in cui ogni persona abbia gli strumenti per gestire creativamente i conflitti, in modo positivo.

La nuova scuola si inserisce nella Cittadella del Terzo Millennio accanto all’Arena di Janine inaugurata due anni fa con la senatrice a vita e sopravvissuta all’Olocausto Liliana Segre e sarà aperta non solo ai giovani di Rondine ma a tutti i soggetti della società civile: dagli individui, ai docenti fino alle aziende.

 

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