Attualità/

Rossi: la ripresa sarà graduale. Entro giugno 400mila sierologici in Toscana

La Regione punta su una riapertura prudente, per non rischiare di tornare indietro, e sul monitoraggio attraverso lo screening di massa

La Toscana dal 18 maggio punta su una ripresa “graduale. per non correre il rischio di tornare indietro con un impatto economico e psicologico ancora più difficile” come ha spiegato ieri il presidente della Regione Enrico Tossi, all’indomani dell’accordo con il Governo sulle riaperture delle attività commerciali, che consente alle Regioni più autonomia.
“Stiamo aspettando le linee guida nazionali e i provvedimenti del governo che ci daranno la possibilità di assumerci la responsabilità di aprire più di quanto sia stato finora consentito a livello nazionale”, prosegue Rossi.

“Ero convinto che il commercio al dettaglio, compensato anche dalle restrizioni che abbiamo previsto in Toscana, avrebbe potuto riaprire a partire dall’11 maggio e avevamo formulato la richiesta al governo. Tuttavia, l’accordo di ieri sulla data del 18 maggio è un buon accordo perché consente di aprire gradualmente e di rispondere alle legittime esigenze che ci sono e non solo del settore del commercio al dettaglio – spiega Rossi – il 18 maggio è una data fondamentale per capire il primo impatto che le riaperture fatte fino a oggi hanno avuto sulla diffusione del contagio. I 15 giorni di intervallo ci consentiranno di valutare gli effetti prodotti dal movimento delle persone. Bisogna continuare a monitorare e, quindi, a fare molti test, che vuol dire tracciare il percorso dell’epidemia e invitare le persone a stare in quarantena e in isolamento, qualora risultassero positive ricostruendo subito il quadro dei contatti stretti”.

Prosegue nel frattempo il lavoro della Regione con le categorie sui protocolli di sicurezza da adottare per una pronta ripartenza: osservato speciale è il mondo del turismo, che vale il 13% del Pil toscano, coi balneari che chiedono linee guida al più presto.
“Aprire tutto, ora e subito – aggiunge Rossi – non è pensabile. Ci vuole prudenza e senso di responsabilità. La ripresa sarà necessariamente difficile, lenta. Mi auguro che dal governo arrivino la liquidità e sia emanato il dl rilancio. Alcune attività produttive sono state comunque già consentite, ma per esempio sono ferme perché non hanno ancora una domanda. Monitoreremo il tutto e valuteremo il da farsi.”

test seriologici laboratori

Per tenere sotto controllo l’eventuale ripresa dell’epidemia la Toscana punta anche sullo screening di massa attraverso i test sierologici: ne sono stati eseguiti finora più di 150mila ed entro giugno arriveranno a oltre 400mila, come ha annunciato su Facebook il presidente Rossi. “L’indagine tra gli operatori sanitari ha dato l’1,1% di positività confermata dal tampone molecolare mentre quella sul resto della popolazione lo 0,5%” spiega Rossi. 

“Per la sanità, la fase attuale ha bisogno di un costante controllo della dinamica dei contagi” scrive Rossi sottolineando nuovamente come sia “necessario che alla gradualità delle riapertura corrisponda la rapidità dei test, del tracciamento e dell’isolamento. In Toscana non siamo perfetti ma ci stiamo lavorando”. “Quando un caso risulta positivo – aggiunge – è indispensabile mettere subito la persona in quarantena, ricostruire il quadro dei contatti stretti” e “porli in isolamento”: “Sino ad oggi non è stato possibile applicare questa procedura sempre e con rigore. Ma in questa fase, per non tornare indietro, è essenziale che la prevenzione funzioni davvero al meglio possibile. Questo è il nostro impegno”.

I più popolari su intoscana