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San Giovanni, patrono senza Fochi. Ma sulle porte di Firenze splende la luce

Anche quest’anno niente fochi per la notte di San Giovanni. A causa della pandemia, meglio evitare assembramenti. Nonostante questo, il 24 giugno la città illuminerà le sue porte storiche

Giovanni Signorini, I fuochi sul Ponte alla Carraia per San Giovanni (1843)

Era già accaduto un anno fa, e così sarà anche quest’anno: niente Fochi nella notte di San Giovanni, patrono di Firenze. La decisione è stata presa per non causare assembramenti incompatibili con le disposizioni sanitarie. Ma per ricordare questo giorno così importante per la città – le cui origini vanno addirittura cercate nei tempi dei Longobardi – il 24 giugno, a partire dalle 22, grazie alla collaborazione di Silfi Spa, saranno illuminate in diversi colori le sei porte storiche della città, la chiesa di San Miniato al Monte, il Loggiato dell’Istituto degli Innocenti e le Rampe del Poggi.

Dieci “Fiorini d’oro”

Nulla cambia invece per le celebrazioni religiose. Il 24 mattina ci sarà la tradizionale Festa degli Omaggi e il Corteo dei Ceri, dove la Società di San Giovanni Battista offre come da tradizione la Croce di San Giovanni al Sindaco di Firenze e al cardinale arcivescovo Giuseppe Betori, che alle 10.30 presiederà la Santa Messa nella Cattedrale di Santa Maria del Fiore. Il pomeriggio (ore 18), al Forte di Belvedere ci sarà la consegna di dieci Fiorini d’oro a personalità che si sono distinte durante l’anno da parte del sindaco Dario Nardella.

“Orfana” dei Fochi è dunque la Società di San Giovanni Battista, organizzatrice delle celebrazioni, realizzate col contributo di Fondazione Cassa di Risparmio di Firenze – dalla nascita sempre deputata alle celebrazioni dei festeggiamenti del Santo Patrono di Firenze e che negli anni si è data lo scopo più ampio di promuovere e incoraggiare la conservazione e lo sviluppo del patrimonio culturale e artistico della città di Firenze e della Regione Toscana – ha organizzato alcune iniziative per far rivivere le tradizioni fiorentine.

La tradizione continua

“Seppur amareggiati per la mancanza dei Fochi, siamo lieti di poter presentare un programma ricco di iniziative che esaltano e fanno rivivere le più antiche tradizioni della città di Firenze per le celebrazioni dei festeggiamenti del Santo Patrono San Giovanni Battista” commenta Claudio Bini, presidente della Società di San Giovanni Battista. “Nonostante le difficoltà del momento storico che il mondo sta vivendo, la Società, che quest’anno festeggia i suoi 225 anni, ha voluto comunque continuare molte delle vecchie tradizioni fiorentine affinché i festeggiamenti del Santo Patrono abbiano una valenza ulteriore non solo il 24 giugno. Ci impegneremo per i Fochi del prossimo anno perché siano più belli che mai”.

Gli appuntamenti

L’appuntamento che apre i festeggiamenti è previsto per il 19 giugno alla Società Canottieri Firenze, che ospita fino al 30 giugno una esposizione filatelica, realizzata da Fabrizio Fabrini, che ripercorre la vita del Patrono e la storia del palio con l’utilizzo di tutte le risorse della filatelia, dal comune francobollo alle cartoline maximum, dagli interi postali agli annulli più rari (prenotazione obbligatoria al numero 334 3842716).

La mattina del 20 giugno, dopo oltre un secolo, sarà riproposta l’incoronazione del Marzocco, presente sull’Arengario di Palazzo Vecchio, con un cerimoniale che ha come base storica quello che si svolgeva in occasione degli stessi festeggiamenti nel XVI secolo. Era infatti pratica comune e tradizionale elevare la statua del Marzocco, il leone di Firenze, l’erede di Marte, la divinità che con l’avvento del cristianesimo portò alla venerazione del patrono cristiano e cittadino San Giovanni Battista, incoronare la statua del Marzocco in occasione delle Feste del patrono. Il pomeriggio del 20 giugno si terrà invece il Palio di San Giovanni.

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