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Sanità, liste di attesa smaltite entro l’estate: ecco il piano straordinario

Stanziati 31,5 milioni di euro per le aziende sanitarie. Giani: “Saranno garantite almeno il 90 per cento delle nuove prestazioni entro i tempi massimi previsti”

Ospedale - © sfam_photo

Un piano operativo per smaltire le liste di attesa entro l’estate e riequilibrare il sistema sanitario regionale con il recupero delle attività che sono state sospese  in questi mesi di pandemia, come interventi chirurgici, prestazioni specialistiche e diagnostiche ambulatoriali e screening. Un percorso approvato nell’ultima seduta di giunta – su proposta dell’assessore al diritto alla salute Simone Bezzini – su cui la Regione Toscana ha stanziato tutte le risorse previste dalla legge di stabilità 2022 (la 234 del 2021): 31,5 milioni di euro di euro.

“Il combinato disposto tra gli effetti della pandemia sulle liste d’attesa e l’aumento della domanda di prestazioni di questi mesi, in molti casi rinviate durante i picchi più acuti – spiega l’assessore Bezzini – richiede azioni concrete per garantire a tutti i cittadini prestazioni sanitarie in tempi rapidi, che per noi è un obiettivo prioritario e irrinunciabile”.

Un cronoprogramma per riprogrammare l’attività

Sono state così approvate le linee guida sulle modalità organizzative da adottare per il recupero delle prestazioni non erogate e un cronoprogramma di recupero, che le aziende sanitarie dovranno rispettare e sul quale è previsto un monitoraggio trimestrale. In particolare, le aziende dovranno raggiungere entro l’estate il rientro sul cosiddetto “catchment index” e garantire almeno il 90% delle prestazioni nei tempi massimi previsti. Per riassorbire tutte le richieste è previsto anche il coinvolgimento del privato convenzionato oltre che  la possibilità di richiamare gli utenti che hanno prestazioni prenotate fuori i tempi massimi e anticiparne l’erogazione.

“Il nuovo piano ci consentirà di rafforzare le strategie organizzative, condivise con le aziende sanitarie, per smaltire le liste di attesa entro l’estate e garantire le nuove prenotazioni entro i tempi massimi previsti dal piano, almeno per il 90% delle prestazioniprecisa il presidente della Regione Eugenio Giani – Come Regione abbiamo messo in campo tutto il possibile. Grazie ad azioni mirate siamo riusciti a recuperare tutte le prestazioni sospese nel corso del 2020 e nel primo semestre 2021. Non è stato così, invece, per alcune prescrizioni effettuate nell’ultimo semestre 2021. Per risolvere queste criticità, determinate ancora una volta dal Covid, abbiamo messo a punto un piano di recupero attraverso una riprogrammazione puntuale dell’offerta pubblica, che comprende anche quella del privato convenzionato”.

Boom di prescrizione alla fine del 2021: ad oggi restano inevase alcune di quelle richieste nell’ultimo semestre

Durante gli ultimi mesi del 2021 si è registrata un’impennata di prescrizioni per visite e prestazioni specialistiche. In particolare nel periodo settembre-dicembre l’incremento è stato pari al 25% rispetto allo stesso periodo del 2019, trend confermato anche nei due primi mesi del 2022. A tale incremento di domanda la Regione Toscana ha reagito mettendo in campo nuove risorse e ad oggi ha recuperato tutte le prestazioni che erano state sospese nel corso del 2020 e nel primo semestre 2021. Non tutte le prescrizioni effettuate nell’ultimo semestre 2021 hanno invece trovato risposta nel servizio sanitario regionale.

Per risolvere le situazioni  la Regione a inizio di ottobre ha richiamato tutti i pazienti che avevano una prenotazione per visita oculistica o ecografia all’addome e prestazioni più critiche (sia per offerta che per superamento dei tempi massimi regionali di attesa), ottenendo una nuova riprogrammazione e la possibilità di effettuare la prestazione nella settimana successiva.

Nel dettaglio, ecco le liste di attesa che si sono registrate nel secondo semestre del 2021:

  • 250 mila visite specialistiche (-6% dei volumi erogati nel 2019)
  • 300 mila prestazioni diagnostiche (diagnostica per immagini, diagnostica strumentale; -7% dei volumi erogati nel 2019 )
  • 37 mila interventi chirurgici programmati in ricovero (-17% dei volumi erogati nel 2019), riconducibili prevalentemente a interventi a bassa complessità. E’ stata garantita la presa in carico dei pazienti che presentavano un quadro clinico complesso, come per gli interventi oncologici di classe di priorità A che sono stati effettuati rispettando il tempo massimo previsto  di 30 giorni

 

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