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San Marcello Pistoiese, un patto per lo sviluppo sostenibile

L’accordo tra il comune, Regione Toscana, Università di Firenze ed altri enti. Ciuoffo: ‘Dare opportunità e dignità in questi luoghi spesso marginalizzati da disservizi dettati dalla loro condizione montana è la scommessa che ci poniamo’

San Marcello Pistoiese - © Stefano Cannas

Energie rinnovabili, economia circolare e tecnologie: San Marcello Pistoiese ha siglato il Patto per la sostenibilità dello sviluppo della montagna. L’accordo è stato raggiunto ieri tra Comune di San Marcello-Piteglio, Regione Toscana, Università di Firenze, Cnr, Cosvig Scarl, Motore scrl. L’obiettivo specifico è quello di potenziare il centro sulle economie rinnovabili facendone il nodo di una rete regionale di luoghi e di competenze.

I firmatari, ciascuno per le proprie competenze lavoreranno per elaborare e condividere progetti sulle filiere della montagna, di produzione e di trasformazione, ed in particolare saranno affrontati i temi delle energie rinnovabili, dell’economia circolare e delle connesse tecnologie. Saranno favorite la generazione di economie esterne finalizzate all’insediamento di nuove imprese e al sostegno di quelle esistenti rispetto ai processi di trasformazione delle forme di produzione. Saranno poste le basi per creare una comunità dell’istruzione e della formazione integrata, denominata ‘Campus’ con lo scopo di promuovere l’attività sportiva, in ogni sua espressione, da praticarsi, laddove possibile, nel contatto con l’ambiente naturale.

“Questo accordo – ha spiegato l’assessore regionale all’ambiente Federica Fratoni – dà il via a un progetto avveniristico con il quale la montagna può crescere all’insegna dell’ innovazione. Rilevanza merita anche il progetto Campus, rivolto ai giovani, un altro dei nostri destinatari privilegiati. E’ proprio grazie ai giovani, se debitamente motivati e supportati con investimenti di qualità, che possiamo puntare sullo sviluppo di questi territori”.

“La montagna – ha commentato l’assessore regionale alle attività produttive Stefano Ciuoffo – deve vivere e svilupparsi e un polo di questo tipo pone le basi per rinsaldare le comunità nel proprio territorio senza dover andare a cercare lavoro o fare impresa negli agglomerati urbani. Dare opportunità e dignità in questi luoghi spesso marginalizzati da disservizi dettati dalla loro condizione montana è la scommessa che ci poniamo, favorendo una trasformazione che coglie, come in questo caso, le opportunità dell’economia circolare, unendo le qualità ambientali e paesaggistiche a quelle di chi è capace di attrarre imprese moderne, creando occupazione e sviluppo”.

Il Patto prevede anche l’impegno a diffondere la conoscenza della storia, della cultura, dell’ambiente, delle risorse, delle tecnologie e delle pratiche specifiche della Montagna, nell’ottica di una loro piena valorizzazione anche in chiave imprenditoriale; di sensibilizzare al valore del presidio antropico nelle aree periferiche e montane quale presupposto fondamentale per alimentare la catena dell’economia circolare e la distribuzione equa delle persone fra territori diversi.

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