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Sara Gambarelli, dalla Puglia alla Toscana per realizzare un sogno

A 19 anni approda a Firenze per studiare moda. Dopo alti e bassi, scopre Prato come luogo ideale per disegnare e cucire i suoi abiti. E ora vende online con successo

© Sara Gambarelli

Sara Gambarelli è pronta a raccontare la sua storia alla prossima Fuckup Night di Impact Hub Firenze, il 13 giugno. Non vede l’ora di parlare dei suoi fallimenti, perché sono ciò che l’ha fatta arrivare dove è adesso: dopo anni a lavorare per altri nel pronto-moda, infatti, ora ha un laboratorio e un brand tutto suo e può dare libero sfogo alla propria creatività.

Si è trasferita in Toscana subito dopo le scuole superiori per amore, ma per amore di un mestiere. Ha studiato moda a Firenze e poi ha capito che Prato, cuore del comparto tessile, era la naturale destinazione del suo desiderio di creare capi propri. L’impatto con una nuova realtà non è stato certo facile, ma Sara ha visto dalla sua quel pizzico di incoscienza tipica dei giovani, che – come dice lei – ti fa adattare con più facilità. “Nei modi di interagire delle persone ho trovato tante differenze rispetto alla mia regione, ma nonostante qui in Toscana i gruppi appaiano più chiusi, ho capito che la gente si esprime in una maniera più schietta”. 

Sara, dopo gli studi, ha sempre lavorato e per questo si definisce fortunata. Gli alti e bassi, però, sono stati tanti, ma, nonostante questo, si è sempre reinventata. Quando ha deciso di lasciare il pronto-moda, ha iniziato a proporre le proprie creazioni ai negozi, ma gli innumerevoli tentativi non portavano mai a niente. “Oggi, riguardando indietro, credo che i tempi non fossero maturi e in più ho scoperto che a mancare sarebbe stato il rapporto diretto con i clienti”, spiega.

Adesso Sara vende tramite il suo shop online, ma, paradossalmente, riesce a creare una sintonia con chi compra i suoi vestiti. Il trucco, ci racconta, è far vedere a chi comprerà anche cosa c’è dietro ogni progetto, comprese tutte le difficoltà. “In qualche modo, online si abbatte la barriera del negozio, che rimane sempre un po’ impersonale. Raccontare tramite i social, con le stories quotidiane, quello che faccio, è un po’ per le clienti andare al negozio sotto casa, dove cogli anche l’occasione di fare due chiacchiere”.

La sua giornata, però, non si limita alle foto su Instagram, molto tempo lo dedica a disegnare e alla macchina da cucire, ma anche la ricerca dei tessuti è molto importante e non va trascurata, un po’ come un dedito chef che al mattino presto si reca al mercato per accaparrarsi le materie prime migliori. Quello che Sara ama è proprio vedere il pezzo di stoffa che si trasforma in vestito, ma non si considera una sarta, ma piuttosto una disegnatrice che cuce le proprie idee: “io nasco come stilista”, rivela, “e per il mestiere di sarta ho un grande rispetto e riverenza, perché nel mio campo è il lavoro più difficile, una brava sarta ha alle spalle anni di esperienza. Io sono una commistione di queste due cose”.I tessuti scelti da Sara GambarelliSara ha dunque preferito al pronto-moda la lentezza, che per lei è la chiave per la cura di un vestito. “Nel pronto-moda stare dietro a un capo implica tempi velocissimi, non puoi stare a lungo su un campione. Questa cosa mi prosciugava: non siamo macchine e le idee nuove non possono arrivare tutti i giorni. Ora anche abiti che vendo da anni, cerco di migliorarli ogni volta che mi chiedono di rifarli. Tolgo, aggiungo, modifico una cucitura, cambio una fodera, il tutto per tendere alla perfezione”.

In ogni capo, come nella vita, c’è la cosa che viene bene al primo colpo e quella che richiede ore, se non mesi, di studio e di lavoro. L’intuizione, per Sara, è però qualcosa che arriva subito; nel momento in cui vede un tessuto, come un Michelangelo della moda, ha immediatamente chiaro cosa diventerà.

Così è andata per la sua carriera: con l’orizzonte sempre ben in vista, con in testa ciò che voleva fare “da grande”, ha tessuto di sua mano il proprio destino e ora può raccontare come. L’appuntamento con Sara Gambarelli è il 13 giugno, a partire dalle 19:30, a Impact Hub Firenze, in occasione dell’ultima FuckUp Night di questa stagione. L’iscrizione si fa a questo link: FUN19

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