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Il direttore degli Uffizi Schmidt: i musei restituiscano i dipinti alle chiese

La proposta del direttore della Galleria degli Uffizi: far tornare i capolavori nella loro sede originaria a cominciare dalla Pala Rucellai di Duccio di Buoninsegna che era in Santa Maria Novella

“Credo che il momento sia giunto: i musei statali compiano un atto di coraggio e restituiscano dipinti alle chiese per i quali furono originariamente creati.” È questa la proposta lanciata dal direttore delle Gallerie degli Uffizi Eike Schmidt, a margine della riapertura di Palazzo Pitti a Firenze. 

“Il caso forse più importante di un capolavoro sottratto al suo contesto originale si trova proprio agli Uffizi: la Pala Rucellai di Duccio di Buoninsegna, che nel 1948 fu portata via dalla basilica di Santa Maria Novella” spiega Schmidt, secondo cui “il modo più concreto per ripristinare il principio del ‘museo diffuso’, secondo la felice espressione di Antonio Paolucci, è che i musei statali comincino a riportare nei luoghi sacri i dipinti che per essi furono creati”. 

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Nella loro sede originale ritroverebbero il giusto contesto architettonico-spaziale e il rapporto con le altre opere d’arte, con una ‘valorizzazione virtuosa’ dal punto di vista storico e artistico.
Il direttore delle Gallerie degli Uffizi ha anche parlato delle guide turistiche sostenendo che sia necessario “istituire il prima possibile un ordine professionale per guide turistiche ed educatori museali. Questa categoria dovrebbe essere inclusa in un ordine ufficiale, come avviene per i medici e le altre categorie che svolgono una importante funzione sociale: solo così possiamo garantire la buona salute del settore turistico”. 

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