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Scoprire Siena a cavallo: gli itinerari più belli tra Francigena e Monteriggioni

Sul portale stradedisiena.it una nuova sezione dedicata al turismo equestre: tre ippovie per scoprire il territorio immersi nella natura

siena cavallo - © Strade di Siena

A cavallo sulla via Francigena come i pellegrini, oppure tra le vie sterrate della montagnola senese ai piedi di Monteriggioni. E ancora, intorno alle mura di Siena, a pochi chilomeri da piazza del Campo. Le proposte turistiche sul portale Strade di Siena si arricchiscono di nuovi itinerari, tre per la precisione, anche se il numero è destinato ad aumentare velocemente.

La nuova sezione sul turismo equestre “A cavallo” amplia un’offerta che si allinea alla richiesta sempre più frequente dei turisti di un viaggio all’aria aperta, a contatto con la natura, a bici, a piedi o, appunto, a cavallo.

© Strade di Siena

Tre itinerari per un viaggio nella natura

Al momento sul portale è possibile trovare tre ippovie con un breve descrizione dell’itinerario e con i servizi equestri che si trovano lungo il percorso, come punti di sosta per far riposare il cavallo e altre strutture dedicate agli animali, indicazioni tecniche e c’è anche la possibilità di scaricare il file dell’itinerario.

C’è il percorso che si snoda sul tratto senese della via Francigena, poi quello che ruota intorno all’anello disegnato dalle mura del castello di Monteriggioni e infine quello più prossimo alla città del Palio, tra vigne e strade sterrate per poi spingersi fino al Chianti o alle crete senesi. Nelle prossime settimane è previsto l’inserimento di altri itinerari.

 © Strade di Siena

Cosa è Strade di Siena

Stradedisiena.it è  il portale dedicato al turismo outdoor. Un punto di riferimento per visitare in maniera attiva Siena e il suo territorio, valorizzandone i cammini e il cicloturismo in particolare. Dagli itinerari della Via Francigena e della Via Lauretana a quello permanente dell’Eroica, con l’aggiunta, nel corso del 2021, di altri percorsi  come nella sezione dedicata all’enoturismo e alla creazione di una rete di cantine “amiche del turismo attivo”.

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