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Scuola e quarantena, il ministro Bianchi: “Obiettivo semplificare”

Il rappresentate del Governo a Firenze per inaugurare il liceo Agnoletti. La proposta del presidente Giani: “Isolare i positivi e lasciare le classi in presenza”

Il ministro Bianchi e il presidente Giani - © Paolo Debole

L’occasione è stata l’inaugurazione del liceo scientifico Agnoletti di Sesto Fiorentino e il convegno sull’infanzia organizzato dall’Istituto degli Innocenti di Firenze. Accanto alle foto di rito e ai saluti istituzionali, l’argomento al centro della mattinata fiorentina del ministro dell’Istruzione Patrizio Bianchi è stata soprattutto la scuola e la gestione della pandemia. La rassicurazione è arrivata: “Lavoriamo per semplifcare”, rispondendo così alle richieste sempre più pressanti di un protocollo che veda la Dad come extrema ratio.

Il primo pressing è arrivato dal presidente della Regione Toscana, Eugenio Giani, che ha sottolineato: “Serve un meccanismo che isoli i positivi, ma lascia strutturalmente le classi in presenza”. “Il virus è molto diffuso – ha detto Giani –  ma meno incisivo di come lo conoscevamo e quindi anche a scuola dobbiamo prendere coscienza che se si decide di tornare in presenza si va a scuola in presenza, non possiamo metterci a conteggiare i 2-3-4 ragazzi positivi che determinano la quarantena per tutta la classe”. “Dobbiamo lavorare in modo empirico, ci dobbiamo rendere conto che Omicron è diverso dal Covid che abbiamo conosciuto originariamente, ha molta diffusione, dai mille contagi a settimana siamo arrivati ai 85mila contagi dell’ultima settimana, e di conseguenza dobbiamo affrontarla con la consapevolezza che e’ molto difficile arrivare all’ospedalizzazione o peggio alla terapia intensiva. A oggi abbiamo somministrato 7.755.913 dosi: quasi 45 mila nelle ultime 24 ore. In Toscana per chi non è vaccinato il tasso di ingresso in terapia intensiva è più di 10 volte superiore rispetto a quello dei vaccinati””.

Punto su cui converge anche il ministro. Vediamo che la pandemia sta mutando essenza e sulla base di questo stiamo chiedendo che si vada verso una modalità di gestione che tenga anche conto di tutte le indicazioni che vengono dalle nostre scuole, che è quella di semplificare. E stiamo lavorando per semplificare come governo tutti insieme”. “Con grande serenità di animo, come sempre, lavoriamo con tutti ma soprattutto per tutti i nostri bambini”. In particolare per quanto riguarda la scuola primaria, Bianchi ha detto che “stiamo ascoltando tutti i dirigenti, i sindaci e stiamo lavorando proprio per dare questo, per fare in modo che sia progressivamente migliore e sempre piu’ semplice per tutti”.

Sulla stessa lunghezza d’onda anche la proposta arriva dal sindaco di Firenze, Dario Nardella: “Estendere alla scuola primaria le regole presenti per la secondaria per quel che riguarda il numero di bambini positivi per far scattare la chiusura della classe e la Dad, in questo modo aumenteremmo la possibilità di rimanere in presenza in classe nel caso delle primarie, dando una mano alle famiglie”.

L’inaugurazione del liceo Agnoletti

La visita del ministro ha significato anche l’inaugurazione ufficiale del nuovo liceo Enriques Agnoletti.  Al taglio del nastro però si è aggiunta anche una visita al camper dei vaccini di Giovanisì-Regione Toscana che per la seconda tappa ha scelto proprio il liceo. “Stiamo procedendo di comune accordo con l’ufficio scolastico regionale per rispondere all’appello del ministro Patrizio Bianchi, ovvero quello di fare degli hub per i vaccini nelle scuole, aveva detto il presidente Giani.

Il tanto atteso liceo è realizzato all’interno del polo tecnologico di Sesto Fiorentino ed èorganizzato in 36 aule, cinque laboratori, un auditorium e una palestra dedicata anche all’utenza esterna. L’edificio è stato progettato ad alta prestazione energetica con un investimento di 17,6 milioni di euro:  10 milioni dalla Regione Toscana, p7 milioni dalla Città metropolitana e 600mila euro dall’Universita’ di Firenze.

Insieme al ministro Bianchi hanno preso parte al taglio del nastro della nuova struttura, anche l’assessora all’istruzione Alessandra Nardini, il sindaco della Città Metropolitana di Firenze Dario Nardella, il sindaco di Sesto Fiorentino Lorenzo Falchi, il direttore dell’Ufficio scolastico regionale Ernesto Pellecchia, la rettrice dell’Università Alessandra Petrucci, il consigliere alle politiche giovanili della Regione Toscana Bernard Dika, e una rappresentanza di Eli Lilly, l’azienda farmaceutica che, grazie a un accordo, ha potuto espandersi sui terreni dove sorgeva il vecchio Liceo, rendendo così possibile la realizzazione del nuovo istituto.

Quando si apre una nuova scuola è sempre una festa per tutta la comunità, soprattutto questa che nasce dall’impegno comuni degli enti locali e dell’impresa – ha sottolineato il ministro Bianchi –  E’ un grandissimo risultato che faraà da riferimento a tutto il livello nazionale. Noi oggi stiamo facendo dei grandissimi investimenti sulla scuola, 12,5 miliardi di euro del Pnrr. Abbiamo bisogno di esempi concreti e questo è l’esempio concreto a cui riferiremo tutte le nostre azioni”.

“Siamo orgogliosi di questa nuova struttura, che è all’avanguardia, perché abbiamo bisogno di scuole belle, accoglienti, inclusive, innovative – ha affermato l’assessora all’Istruzione Alessandra Nardini.  La Regione Toscana è fortemente impegnata sul fronte dell’edilizia scolastica e può contare sulla concreta collaborazione di più istituzioni e soggetti, che condividono i medesimi obiettivi. Oggi è per noi un giorno di festa, di ripartenza, un giorno che parla di futuro”

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