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Selezioni oli extravergine di oliva Dop e Igp: la Toscana premia le sue eccellenze

A Firenze, l’evento dedicato alle produzioni di qualità certificate. La vicepresidente Saccardi: “Sistema della filiera valorizzata da un alto tasso di innnovazione”. Ospite un produttore speciale, Marco Columbro

Selezione Oli 2023 – ph Ilaria Costanzo-1947

La produzione certificata Dop e Igp di olio extravergine di oliva della Toscana è tra le più alte d’Italia, rispetto al totale della produzione regionale. Si arriva a punte del 28%, più del doppio della media nazionale. Si contano 4 Dop (Chianti Classico, Lucca, Seggiano, Terre di Siena), un Igp (Toscano) che nel 2021  hanno realizzato un fatturato alla produzione di 29,3 milioni, in grado di generare un export pari a 42 milioni di euro, per il 75% realizzato fuori dall’Unione Europea. Sono i numeri elaborati da  Ismea-Qualivita e presentati in occasione della Selezione Oli Extravergine 2023, che si è tenuto l’8 giugno al Cinema La Compagnia di Firenze.

Un’occasione per dare il giusto riconoscimento ai produttori, ma soprattutto per fare il punto sulle strategie del settore e le prossime sfide da affrontare: dalla necessità di innovare impianti e sistemi di irragazione alla ricerca di metodi sostenibili in grado di affrontare i cambiamenti climatici.

L’evento – moderato dalla giornalista Simona Bellocci – è stato introdotto da una tavola rotonda con Stefania Saccardi, vicepresidente della Regione Toscana e assessora all’Agroalimentare, insieme a Giuseppe Salvini, segretario generale della Camera di Commercio di Firenze, Massimo Manetti, presidente di PromoFirenze, Francesco Palumbo, direttore di Fondazione Sistema Toscana, Tiziana Sarnari, analista di mercato Direzione Servizi per lo Sviluppo Rurale – Ismea e Laura Mazzanti, responsabile Laboratorio Analitycal. Ospite d’eccezione Marco Columbro, volto noto della tv e agricoltore bio.

“L’olio toscano – ha detto Saccardi –  ha tutti i titoli per affermarsi in termini di qualità sui più grandi e importanti mercati internazionali. Abbiamo una qualità e una quantità straordinaria di tipologie autoctone, ben 80 varietà , abbiamo un sistema della filiera valorizzata da un alto tasso di innnovazione nei frantoi di grande livello”.

Gli interventi della Regione

Poi un punto sugli interventi messi in campo per sostenere il settore: ” La Regione  – ha aggiunto la vicepresidente – ha fatto un bando sull’innovazione con oltre 10 milioni di euro che ha avuto un successo strepitoso, per l’ammodernamento dei frantoi è previsto un altro bando con una dotazione di 8 milioni di euro. Non ultimo, siamo concentrati sull’uso razionale e sostenibile dell’acqua, che vuol dire attenzione all’ambiente e al territorio, due obiettivi perfettamente interpretati dall’alto numero di oli biologici che produciamo. Concludo dicendo che siamo stati la prima Regione a fare la legge sull’oleotursimo: tutto questo per ribadire che la Toscana punta su questo prodotto straordinario e credo che l’olio toscano abbia davanti una prospettiva molto importante”.

La produzione in Toscana

Oltre 91mila sono gli ettari ad olivo della Toscana che coinvolgono oltre 36 mila aziende. Secondo i dati raccolti da Ismea, la produzione certficata della Toscana è dominata su fronte quantitativo dalla IGP Toscano che negli ultimi anni rappresenta circa il 95% dell’intera produzione certificata della regione. Segue a molta distanza il Chianti Classico con una quota del 4% e via via le altre 3 Dop.

La produzione in valore della Toscana nel 2021 ha superato i 29 milioni di euro con una quota pari al 32% dei 91 milioni nazionali. Anche in valore c’è una fortissima polarizzazione verso l’IGP Toscano (27,8 milioni di euro). Il Chianti classico segue con il 7% e un valore di 1,2 milioni di euro. Le altre DOP restano al di sotto di un milione di euro.

52 etichette premiate

52 le etichette selezionate, di cui una proveniente dalla provincia di Pisa, due da quella di Arezzo, tre da Livorno, altrettante da Lucca, quattro da Pistoia, cinque da Grosseto e le altre distribuite tra Firenze e Siena. Tra i riconoscimenti anche alcune menzioni speciali per la migliore “Selezione Origine”, “Selezione Bio”, “Selezione Monovarietale”, “Selezione Biofenoli”, e l’ultimo riconoscimento nato, la “Selezione Packaging”, oltre all’ambito titolo di “Migliore olio” per ciascuna Dop e Igp.

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