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Sfida all’ultima ricetta, in Italia debutta il pentathlon della cucina

In occasione di Tirreno Ct, a Carrarafiere, ogni giorno 20 cuochi ai fornelli per valorizzare le capacità professionali di chef e commis

cuochi

Cinque prove per capire chi è il miglior cuoco d’Italia. A Tirreno Ct (Carrarafiere) debutta in anteprima nazionale il Pentathlon della cucina. Una sfida per valorizzare le capacità professionali dei cuochi e dei commis di cucina. Ogni giorno 20 cuochi, fra junior e senior, ai fornelli per un totale di 100 sfide quotidiane.

Un concorso unico nel suo genere che vuole fare anche formazione. Vengono infatti fornite in anticipo tutte le informazioni e il materiale necessario per allenarsi. La gara, gestita da chef executive e professionisti italiani, si svolge dal 26 al 28 febbraio in una area dedicata della fiera.

Cinque prove per il miglior cuoco

Fabio Tacchella, uno degli ideatori del concorso insieme a Giorgio Nardelli e al patron della fiera, Paolo Caldana la descrive così: “un concorso aperto a tutti i cuochi professionisti e ragazzi di cucina. Vogliamo testare le persone sulle tecniche che normalmente devono essere a conoscenza di chi fa cucina tutti i giorni“.

Cinque le prove con valutazioni su: trattamento degli alimenti, conoscenze dei prodotti e della materia prima e tecniche di lavorazione. Si terrà conto anche della conoscenza delle varie cotture, delle ricette e delle salse. Sarà una gara e al tempo stesso un momento di crescita professionale.

Una prova di cucina e non solo

Certo – continua Tacchellavogliamo focalizzare le capacità dei cuochi, ma allo stesso tempo fare formazione. Non siamo lì per cogliere l’errore ma per istruire, per fare didattica. Tutti i giudici faranno dimostrazioni proprio per formare“.

Il 1 marzo la sfida finale con la cottura al microonde: un modo per dimostrare come con le nuove tecnologie si possono fare piatti di grande livello. “Ci saranno – conclude Tacchella anche dei jolly da poter giocare se uno si accorge di non avere dato il massimo in una prova. Sono domande sull’enogastronomia italiana, sulla materia prima”.

In giuria nomi importanti del mondo della ristorazione italiana e non solo per giudicare, ma soprattutto per far capire come aiutare i concorrenti nel miglioramento.

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