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Siena, borse di studio ai rifugiati: la convenzione tra Università e Comune ha già coinvolto tre studenti afgani

Ogni anno verranno messi a disposizione risorse per sostenere il percorso di studio di giovani provenienti da zone di guerra e che richiedono protezione internazionale

Rettore Frati con studenti afghani

Sono arrivati dall’Afghanistan a Siena grazie a un corridoio umanitario, una ragazza e due ragazzi, e ora si stanno iscrivendo ai corsi di ingegneria ed economia dell’ateneo senese. Una speranza nel futuro resa possibile dalle borse di studio messe in campo per giovani provenienti da zone di conflitto e con lo status di rfugiato  grazie alla convezione firmata da Università degli Studi di Siena e Comune di Siena. 15mila euro per il 2021 già erogati dall’amministrazione comunale e che serviranno a sostenere il percorso di studi di questi giovani sotto proteziona internazionale.

L’entità del contributo erogato dal Comune di Siena verrà stabilito annualmente entro il 31 ottobre di ogni anno. “Attraverso questo contributo annuo – ha spiegato l’assessore all’Università,  Paolo Benini vogliamo garantire il diritto allo studio per studenti con documentato bisogno economico e quindi questo strumento è rivolto anche a stranieri con status di rifugiati politici. Ci sarà attenzione massima alla verifica del reale bisogno, collegato anche al merito. Consideriamo che in questo momento storico si registra un notevole aggravamento delle problematiche economiche degli studenti universitari, dovuto sia alla pandemia ancora in atto, sia all’acuirsi, a livello mondiale, dei conflitti sociali, politici ed economici, sui cui la pandemia ovviamente incide anche indirettamente”. Il sostegno si concretizzerà anche grazie alla collaborazione con l’Azienda regionale per il Diritto allo Studio Universitario (Ardsu) e associazioni quali la Caritas diocesana e il Circolo Culturale “La Sveglia ODV”

Le risorse destinate alle borse di studio saranno inoltre integrate da fondi derivanti da specifica assegnazione del dipartimento di Scienze politiche e internazionali per ulteriori 9.000 mila euro. I primi tre beneficiari hanno incontrato nei giorni scorsi il rettore Francesco Frati.

L’università di Siena ha aperto anche il nuovo “sportello Just Peace”, progetto che predispone e sviluppa politiche attive di accoglienza e inclusione delle studentesse e degli studenti sotto protezione internazionale e che li coadiuverà nelle procedure per l’accesso diretto alla formazione universitaria e ai servizi. Lo sportello si trova presso l’ufficio per le Relazioni con il Pubblico – International Place in rettorato. Oltre che al network Crui RUniPace, l’Università di Siena aderisce anche al Manifesto per l’Università inclusiva, promosso da UNHCR, per favorire l’accesso dei rifugiati all’istruzione universitaria e promuovere l’integrazione sociale e la partecipazione attiva alla vita accademica.

Al momento, gli studenti di nazionalità straniera rappresentano il 10% del totale delle iscritte e degli iscritti all’Università di Siena, anche attirati dai 18 corsi in lingua inglese. In aggiunta, gli scambi Erasmus annualmente coinvolgono oltre 700 studentesse e studenti stranieri in mobilità in ingresso.

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