Cultura/

Siena, la contrada del Leocorno vince il Palio dell’Assunta

Il fantino Tittia su Violenta da Clodia domina per tutti e tre i giri di piazza del Campo

Palio di Siena

È la contrada del Leocorno a vincere il Palio di Siena, quello dedicato alla Madonna dell’Assunta. Il fantino Giovanni Atzeni detto Tittia su Violenta da Clodia domina nei tre giri di piazza del Campo. Una corsa quasi in solitaria, con una mossa nervosa ma veloce, con solo una partenza non valida. Quattro  i fantini caduti alla prima curva del Casato, poi i cavalli scossi hanno raggiunto il traguardo.

La Chiocciola di rincorsa. Tra i canapi, nell’ordine deciso dalla sorte:  Leocorno, Giraffa, Selva, Valdimontone, Onda, Civetta, Tartuca, Nicchio, Lupa. A partire in testa subito il Leocorno, inseguito dalla Selva, dal Valdimontone e dalla Giraffa. Inutile l’inseguimento della Selva, è il Leocorno a tagliare il bandierino e a far alzare al cielo bandiere e fazzoletti di color bianco e arancio con liste azzurre.

Tittia vince così il suo nono Palio, il quarto consecutivo, avvicinandosi alla doppia cifra come i grandi del tufo. Merito anche di Violenta da Clodia, baio di nove anni, l’unica cavalla ai canapi, potente e perfetta.

Un Palio atteso, desiderato, soprattutto dopo il rinvio di ieri per la beffa di un temporale breve e intenso – durato nemmeno 10 minuti –  proprio su Siena che intorno alle 16.30, poco prima dell’ingresso del Corteo Storico, ha sciolto il tufo nella conchiglia della piazza.

La secolare liturgia si è quindi compiuta, con l’ingresso solenne del Corteo Storico alle 16.30 che per due ore ha visto sfilare in piazza tutte e 17 le contrade con i figuranti, gli sbandieratori, i tamburini e gli alfieri. A chiudere è stato il Carroccio, lo storico carro trainato dai buoi che trasporta l’originale e colorato drappellone disegnato (e ricamato con paillettes) dall’artista romano, Andrea Anastasio. Infine la sbandierata davanti al Palazzo Pubblico, la sede del Comune, che si è conclusa con un applauso carico di attesa e speranze.

Alle 18.40, lo soppio del mortaretto ha annunciato l’uscita dei cavalli delle dieci Contrade dal Cortile del Podestà del Palazzo Pubblico. Hanno corso questo Palio, di diritto, le sette Contrade che non hanno disputato la Carriera dell’agosto precedente (causa pandemia, si deve andare indietro al 2019), mentre le altre tre sono state sorteggiate. Questi gli abbinamenti fantino-contrada che si sono ritrovati sul tufo: per la Tartuca, Federico Arri detto Ares su Remorex; la Lupacon  Giuseppe Zedde detto Gingillo su Astorius;  la Giraffa con Federico Gugliemi detto Tamure’ su Arestetulesu (entrambi esordienti);  la Civetta con Massimo Columbu detto Veleno II su Ungaro; il Leocorno con Giovanni Atzeni detto Tittia su Violenta da Clodia; il Nicchio con Stefano Piras detto Scangeo su Zio Frac; il Valdimontone con Giosuè Carboni detto Carburo su Solo Due Tue; l’Onda con Carlo Sanna detto Brigante su Tabacco; la Selva con Sebastiano Murtas detto Grandine su Reo Confesso; la Chiocciola con Jonathan Bartoletti detto Scompiglio su Viso d’Angelo. Tre le rivali in piazza: Tartuca e Chiocciola, Nicchio e Valdimonte, Leocorno e Civetta.

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