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Social network, basta odio. Mazzeo: “È una questione di libertà”

Il Corecom Toscana dedica un focus ai nuovi linguaggi giovanili, compresi quelli che attraversano i social network. E il Consiglio regionale segue con attenzione il manifesto della comunicazione non ostile

social network - © Adem AY / Unsplash

“Penso che il linguaggio dei social sia fondamentale, tant’è che abbiamo voluto dedicare la festa più importante della nostra regione, la Festa della Toscana, alla lotta ai linguaggi d’odio, all’hate speech”. Lo ha detto Antonio Mazzeo, presidente del Consiglio regionale della Toscana, intervenendo al webinar ‘Generazione social’. Si tratta del secondo appuntamento del Corecom Toscana dedicato ai nuovi linguaggi della comunicazione giovanile. “Su questo tema, su questo campo, ci si gioca un pezzo della libertà e della democrazia della nostra terra” ha proseguito Mazzeo.

La comunicazione “non ostile”

Dopo l’incontro ‘Rap Talk’, sempre organizzato da Corecom sulla musica rap, questo è dedicato al linguaggio nei social network. “Abbiamo deciso come Consiglio regionale per primi – ha ricordato Mazzeo – di sottoscrivere il manifesto della comunicazione non ostile, e stiamo provando ad applicarlo. Da quando l’abbiamo scritto ho visto anche maggiore attenzione da parte dei colleghi tutti nell’utilizzo di alcuni linguaggi che in un certo periodo erano diventati un modo di stare al mondo secondo me sbagliato”.

Secondo il presidente del Consiglio regionale “la buona politica è quella che ha la capacità di saper anticipare il progresso, non di subirlo. Questo vale per i linguaggi di comunicazione ma vale anche nella proposta politica e nelle scelte che noi andremo a fare”.

Insulti al figlio di Italiano

Di tutto questo si è discusso proprio nel giorno in cui il figlio dell’allenatore della Fiorentina ha ricevuto numerosi insulti via social. La vittoria ottenuta dalla viola lunedì sera sul campo di La Spezia è stata infatti condita dal dispiacere, come a ricordato lo stesso Vincenzo Italiano, per le offese ricevute da parte dei suoi ex tifosi.

La soddisfazione per la vittoria è stata macchiata dagli insulti con cui qualche sostenitore spezzino ha preso di mira il figlio primogenito di Italiano, Christian. Il ragazzo, 20 anni, ha mostrato il messaggio ricevuto in privato sui social, destinato a lui e anche al padre, nel quale si usano termini come dispregiativi e razzisti.

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