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La svolta green del trasporto ferroviario: in Toscana arrivano i treni Blues ibridi

Presentato nel centro di Firenze il primo modello che diventerà operativo entro l’anno. Tripla alimentazione, a basso impatto e silenzioso quando si avvicina ai centri urbani. Sarà destinato alle tratte della Faentina e del senese

Treno Blues

Una rivoluzione per il trasporto pubblico regionale, che vira decisamente verso la sostenibilità ambientale. E’ il primo treno ibrido di Trenitalia, si chiama Blues,  che in Toscana arriverà già entro quest’anno. Il modello in scala è in bella mostra in piazza della Repubblica a Firenze – prima tappa di un roadshow che toccherà tutta Italia –  ed è il nuovo convoglio della flotta regionale progettato e costruito da Hitachi Rail che si affianca ai treni Rock e Pop già in consegna da maggio 2019. Un passo in avanti verso l’obiettivo che la Regione si è data da qui ai prossimi quattro anni: rinnovare l’80% della flotta toscana.

Cosa è il treno ibrido Blues

E’ il primo treno a tripla alimentazione, elettrica, diesel e a batterie. Un mezzo ibrido, che diventa green e silenzioso quando si avvicina ai centri urbani, con un risparmio di carburante fino al 50%. E’ realizzato quasi completamente con materiali reciclabili, tutti dotati di sensori della qualità dell’aria che regolano automaticamente la climatizzazione. Può raggiungere i 160 km orari ed ha rastrelliere per le bici e caricabatterie. Presente anche un’area gioco per bambini. Può avere fino a 300 posti a sedere e verrà utilizzato in particolare sulla linea non elettrificate più utilizzate dai pendolari. Il Blues è anche attrezzato con l’Ertms, il più evoluto sistema di segnalamento ferroviario in Europa. Ad oggi è ancora in fase di collaudo e la prima prova sui binari è stata fatta alla stazione di Rifredi.

Dei 110 nuovi Blues, 44 arrivano in Toscana. Oggi è un passaggio storico”, così il  presidente Eugenio Giani ha salutato l’esposizione del modello insieme all’ad di Trenitalia, Luigi Corradi. “E’ un salto di qualità nei collegamenti del  trasporto pubblico locale e nell’innalzamento dei livelli di accoglienza. I nuovi Blues rappresentano un passo importante verso la transizione ecologica  e la loro qualità li rende piacevoli, accoglienti affinché vengano preferiti all’uso della macchina”.

900 milioni per la nuova flotta dei treni: attenzione alle tratte dei pendolari

A fare il punto della situazione  è l’assessore alle infrastrutture e trasporti della Regione, Stefano Baccelli: “Col contratto di servizio  che abbiamo in essere  investiamo qualcosa come 900milioni di euro per innovare completamente la flotta, 100 nuovi treni su 150, l’ età media dimezzata arriverà a 7 anni già nei prossimi anni”.

Ad oggi sono 12 i treni rock già messi su ferro, i blues saranno 44: “Sono treni molto attesi – precisa Baccelli-  soprattutto su alcune linee, quelle che hanno avuto i dati peggiori in termini di puntualità, ma anche per  materiale vetusto come i diesel; linee ad esempio come la Faentina, la Siena Empoli, l’Empoli- Chiusi, saranno ovviamente prioritarie”. Più in generale,  “vogliamo che si instauri  un nuovo dialogo treno-bus. Grazie al nuovo contratto con Autolinee toscane bisogna che fra treni blues e bus scatti un meccanismo di  complementarietà e non di concorrenza così davvero avremo un’intermodalità che ci consentirà di svolgere un trasporto  pubblico fortemente alternativo  quello privato”.

Tutti possono  accedere al Villaggio Trenitalia in piazza della Repubblica, da venerdì 4 fino sabato 5 marzo 2022, dalle 10 alle 21, per  conoscere il nuovo treno.

 

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