Ambiente/

Livorno, salvate 130 tartarughe marine abbandonate nei parchi

Tra gli esemplari abbandonati non c’erano solo testuggini palustri americane, ma anche specie esotiche molto rare. Le tartarughe sono state trasferite nell’oasi di Marina Massa

Livorno, salvate 130 tartarughe - © Comune di Livorno

Il Comune di Livorno ha trasferito tutte le tartarughe palustri abbandonate nel corso del tempo in varie fontane pubbliche cittadine nell’oasi naturale Wwf di Ronchi, a Marina di Massa (Massa Carrara).

Si tratta di circa 130 esemplari abbandonati abusivamente che erano costretti a vivere in un habitat poco confacente. Il trasferimento, preceduto da un lungo lavoro preparatorio da parte degli uffici comunali e di coordinamento a livello regionale, si è concluso in queste ore.

Da vasche e fontane dei parchi di Villa Mimbelli, Piazza Dante e Parco Pertini sono state prelevate 130 tartarughe palustri. Grazie alla collaborazione della delegazione livornese dell’associazione Anpana, gli animali sono stati trasferiti su un mezzo specifico dell’associazione, fatto arrivare da fuori provincia, e trasportati dentro apposite ceste provviste di panni bagnati per evitare traumi, al parco didattico di Ronchi, unico centro autorizzato dalla Regione ad ospitare le tartarughe esotiche, che è gestito dai volontari dell’associazione L’Assiolo.

Luca Giannelli, dell’associazione, esaminando i 130 esemplari presi in consegna, ha constatato che fra le tante testuggini palustri americane (Trachemys scripta) c’erano anche diversi esemplari appartenenti a specie esotiche molto rare, che saranno custoditi a parte. Tra l’altro il 31 agosto scade il termine per denunciare il possesso di specie esotiche invasive.

A Livorno è stata mantenuta, per scopi didattici, una piccola colonia di tartarughe americane, circoscritte all’interno della voliera del Parco Pertini, con esemplari maschi separati dalle femmine.

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