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Tartufo bianco, a San Giovanni d’Asso torna la Mostra mercato

La rassegna dedicata al “diamante bianco” delle Crete Senesi si tiene nei weekend del 13 e 14 e del 20 e 21 novembre. Il presidente del Consiglio regionale Antonio Mazzeo: “Felice di continuare a far conoscere questa eccellenza del nostro territorio”

Tartufo bianco: a San Giovanni d’Asso, la mostra mercato - © www.tartufodisangiovannidasso.it

Era il lontano 1985 quando per la prima volta a San Giovanni d’Asso prendeva vita quello che sarebbe diventato uno dei più importanti appuntamenti dedicati al gusto: la Mostra mercato del tartufo bianco delle Crete Senesi.

La rassegna, che quest’anno festeggia trentacinque anni di attività, torna ad animare l’autunno in Toscana per due weekend, il 13 e 14 e il 20 e 21 novembre.

Alla conferenza stampa di presentazione, tenutasi nella sede del Consiglio regionale della Toscana, era presente Paolo Valdambrini, presidente dell’associazione dei tartufai senesi che riunisce oltre 300 iscritti. “Quest’annata non sarà sicuramente ricordata per la quantità di tartufo bianco – ha spiegato – perché l’assenza di pioggia penalizza la raccolta, ma ci possiamo consolare con la qualità che si preannuncia di ottimo livello anche se dobbiamo aspettare la metà di novembre per sapere davvero com’è andata. Anche per questi motivi i prezzi oscillano tra i 3.000 e i 4.500 euro al chilogrammo, in dipendenza della grandezza e dell’integrità del tartufo“.

Tartufo bianco: a San Giovanni d’Asso, la mostra mercato – © www.tartufodisangiovannidasso.it

Le novità della XXXV edizione

L’iniziativa, che torna dopo la pausa dovuta all’emergenza Covid, propone lo ‘square food‘ con stand gastronomici delle eccellenze locali, la ‘Cerca del tartufo‘ insieme ai tartufai senesi e i loro cani e il ‘treno natura‘, l’antico treno a vapore che, partendo da Grosseto e da Siena, porta al Castello di San Giovanni, alla scoperta di paesaggi inconsueti della campagna senese.

Non mancheranno le visite alle aziende agricole, il tour al museo del tartufo, trekking tra boschi e campagne passando per il parco archeologico di Pava.

L’impegno dei tartufai

Sono davvero orgoglioso di poter ospitare qui in Consiglio regionale questo momento importante di ripartenza ha commentato il presidente del Consiglio regionale, Antonio Mazzeo. Ringrazio il vicepresidente Stefano Scaramelli per aver voluto questo incontro, il Comune di Montalcino, l’associazione dei tartufai per essere qui per far conoscere una delle eccellenze del nostro territorio. Il tartufo bianco delle Crete Senesi rappresenta quella qualità, quell’eccellenza, quella vocazione che ha la Toscana di essere terra di bellezza ed enogastronomia. Nell’unire insieme la qualità del tartufo bianco, insieme ai nostri vini, insieme anche alla capacità di saper tutelare e valorizzare l’ambiente. Perché va fatto un ringraziamento ai tanti tartufai che ogni giorno con impegno e dedizione mantengono vivo e in equilibrio il nostro ecosistema. Senza il loro impegno e la loro passione tutto questo non sarebbe possibile”.

Tartufo bianco: a San Giovanni d’Asso, la mostra mercato – © www.tartufodisangiovannidasso.it

Tartufo e prodotti tipici

Tartufo e non solo. La mostra mercato sarà anche l’occasione per conoscere il territorio e i suoi prodotti tipici come i pecorini a latte crudo, carni di Chianina e Cinta Senese, olio e vino.

Il tartufo bianco è un prodotto di grande eccellenza – ha dichiarato il vicepresidente dell’Assemblea legislativa, Stefano Scaramelli -. Noi abbiamo il dovere di promuovere una di quelle eccellenze del territorio, in una realtà come Montalcino, che insieme a San Giovanni d’Asso, oggi è in grado di coniugare un’offerta complessiva del proprio territorio e nello stesso tempo trova anche conferma il ruolo attivo dell’Associazione dei tartufai. Con il bilancio regionale siamo stati in grado di aumentare le risorse a vantaggio delle associazioni che potranno goderne, sia loro che i loro Comuni, per incentivare quella che è un’attività importante, la tartuficoltura che consente la produzione, l’allevamento e la costruzione di un prodotto che se curato nel proprio territorio dimostra di continuare a esistere e a produrre eccellenze. Quindi il dovere del Consiglio regionale è quello di promuovere un evento che rende San Giovanni d’Asso il cuore della produzione, non soltanto a livello nazionale, ma anche internazionale”.

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