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Stop alle telefonate moleste sui cellulari: la svolta nella battaglia contro il telemarketing

Dal 27 di luglio è entrato in vigore il nuovo registro pubblico per le opposizioni che introduce la tanto attesa novità di poter bloccare le chiamate dei call center anche sui cellulari. Ecco come fare per iscrivere il proprio numero

- © Jan Vašek

Stop a chiamate moleste e offerte di trading online anche sui cellulari . Dal 27 luglio infatti i cittadini possono iscrivere anche il proprio numero di telefonia mobile (non più soltanto fissa) al registro pubblico delle opposizioni (RPO), istituto nel 2010 proprio per contrastare il fenomeno dilagante delle telefonate moleste, esperienza fastidiosa che è capitata probabilmente a tutti: squilla il cellulare, rispondi e la voce di un call center dall’altra parte quando va bene si limita ad offrirti una nuova vantaggiosissima offerta, peggio quando cercano di strapparti un “Sì” come forma di accettazione di un nuovo servizio. Si tratta di telefonate con fini pubblicitarie, telemarketing selvaggio, o per meglio dire di spam telefonico, in alcuni casi di vere e proprie truffe.

Il registro delle opposizioni anche per i cellulari

Dal 2010 è stato istituto il registro pubblico delle opposizioni, servizio che consente al cittadino di opporsi alle chiamate di telemarketing indesiderate, poi aggiornato nel 2019 con la possibilità id registrare il proprio indirizzo per bloccare la pubblicità cartacea ma la riforma più attesa è arrivata solo qualche giorno fa con l’introduzione del nuovo RPO disciplinato dal decreto del Presidente della Repubblica 26/2022 attuativo della legge numero 5 del 2018 che aveva appunto allargato la possibilità di applicare il registro a tutti i numeri privati, compresi quelli mobili.

Una riforma attesa: nel primo giorno di operatività del nuovo registro si sono iscritti oltre 200 mila cittadini

Dal 27 di luglio dunque gli utenti finalmente possono avvalersene anche per i numeri di cellulareUna vera e propria svolta da tempo attesa e sostenuta da numerose petizioni online e da iniziative popolari, una su tutte quella portata avanti della giornalista de Il Tirreno Ilaria Bonuccelli che ne ha fatta una vera e propria battaglia.

Che la riforma del RPO fosse auspicata in modo trasversale lo si deduce anche dal fatto che nel solo primo giorno di operatività del servizio si erano già iscritti 205 mila cittadini . A renderlo noto, un comunicato ufficiale del ministero dello Sviluppo Economico promotore dell’iniziativa insieme alla presidenza del Consiglio, ad AGCOM, garante della Privacy, operatori e associazioni dei consumatori.

Come fare per iscrivere il proprio numero

Iscrivendo la proprio utenza, sia fissa che mobile, si annullano immediatamente tutti i consensi alla pubblicità rilasciati in precedenza (eccetto quelli continuativi, esempio i contratti di telefonia con il proprio operatore). La cancellazione riguarda sia le chiamate di spam con operatore umano sia quelle automatizzate. Tutti i cittadini possono iscriversi gratuitamente: possono farlo online, compilando l’apposito form sul sito del registro delle opposizioni, tramite telefono chiamando il numero verde 800 957 766 in caso di utenze fisse o il numero 06 42986411 in caso di cellulari, o via mail compilando l’apposito modulo (allegato in fondo a questo articolo) e inviandolo all’indirizzo mail: iscrizione@registrodelleopposizioni.it seguendo le indicazioni presenti sul sito del registro delle opposizioni.

Cosa succede una volta iscritti

Una volta iscritto il proprio numero al registro delle opposizioni, entro 15 giorni tutte le chiamate in entrata di telemarketing saranno bloccate e saranno annullati tutti gli eventuali consensi alla pubblicità e alla cessione a terze parti dei propri dati personali rilasciati durante campagne pubblicitarie, raccolte punti e iniziative simili.

Dopo l’iscrizione è possibile ricevere soltanto chiamate autorizzate dai gestori delle utenze e quelle per cui verrà rilasciato apposito consenso dopo l’iscrizione al RPO. L’operatore che viola il divieto rischia fino a 20 milioni di multa. Se, nonostante l’iscrizione al registro, le chiamate non dovessero cessare, il cittadino potrà rivolgersi al Garante per la protezione dei dati personali o all’autorità giudiziaria.

Moduli per richiedere l'iscrizione al RPO

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