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Terremoto Turchia, dalla Toscana una cucina da campo e un potabilizzatore

Il container è stato caricato su una nave che dal porto di Trieste partirà per raggiungere la Turchia e aiutare le popolazioni colpite dal sisma del 6 febbraio. La cucina permette di preparare 250 pasti mentre l’impianto per l’acqua rende potabili 1500 litri al minuto

E’ arrivato all’hub creato dalla Protezione civile nazionale a Palmanova, in provincia di Udine, un container con una cucina da campo ed un potabilizzatore destinati alle popolazioni colpite dal terremoto in Turchia e Siria.

Il container è stato predisposto dalla Protezione civile della Regione Toscana attivando la colonna mobile regionale e, nello specifico i volontari di Anpas Toscana. La cucina da campo permetterà di preparare 250 pasti, mentre l’impianto per l’acqua rende potabili 1500 litri al minuto. Queste specifiche attrezzature saranno caricate su una nave in partenza dal porto di Trieste e arriveranno, nei prossimi giorni, in Turchia dove serviranno per aiutare le popolazioni fortemente colpite dal sisma dello scorso 6 febbraio.

Siamo stati tra la prime regioni a raccogliere l’invito del Dipartimento nazionale della Protezione civile – ha spiegato il presidente Eugenio Gianie abbiamo messo a disposizione materiali per dare un aiuto immediato a tante persone in difficoltà dopo il sisma. Siamo in costante contatto con il Dipartimento e abbiamo dato la massima disponibilità per qualsiasi necessità”.

Queste attrezzature sono state donate alla Turchia dalla Toscana in seguito alla richiesta di beni, materiali e attrezzatura di prima necessità da parte del Dipartimento della protezione civile, autorizzati nell’ambito del Meccanismo Unionale di Protezione civile e all’ordinanza 965 firmata nei giorni scorsi dal Capo dipartimento, Fabrizio Curcio, contenente le prime iniziative urgenti di protezione civile finalizzate ad assicurare il concorso dello Stato italiano nelle attività di soccorso e assistenza alla popolazione colpita dal terremoto che, il 6 febbraio scorso, ha interessato i territori della Repubblica di Turchia e della Repubblica Araba di Siria.

Il lavoro delle squadre Usar

Intanto proseguono le operazioni delle squadre Usar dei Vigili del Fuoco ad Antiochia. Sabato 11 febbraio è partito un nuovo team Usar con Vigili del Fuoco di Lazio, Toscana, Lombardia, Piemonte, Friuli Venezia Giulia, Umbria e Veneto, mentre lunedì sono rientrati a Pisa il primo gruppo di operatori che era partito dall’aeroporto toscano a poche ore dal terremoto. Arrivati in Turchia martedì scorso, i vigili del fuoco del team Usar, coordinati dal comandante di Pisa Nicola Ciannelli, hanno operato su indicazione dell’autorità locale nella città di Antiochia, devastata dal sisma. Nei sei giorni di permanenza, sono riusciti a salvare dalle macerie due ragazzi, di 23 e 26 anni, entrambi nella giornata di mercoledì. 16 i corpi che hanno recuperato purtroppo senza vita, tra loro 7 bambini. A supportare la squadra dei Vigili del Fuoco erano presenti anche due medici e sei infermieri toscani, altamente formati per intervenire in questi scenari di maxiemergenza.

E’ poi arrivato un nuovo importante incarico per i Vigili del Fuoco italiani, impegnati nei soccorsi ad Antiochia. Su incarico dell’ONU l’Italia sta coordinando le squadre di soccorso e i team Usar di Cina, Gran Bretagna, Serbia, Croazia, Bosnia Erzegovina, Oman, Hong Kong, Sud Africa, Slovacchia, Grecia, Argentina e Bahrain.
La struttura di coordinamento italiana, supportata nell’incarico da Cina, Gran Bretagna e Oman, provvede quotidianamente a inviare sui siti di intervento i team in base alle priorità definite tramite la lettura di dati e informazione raccolte. Un sistema che consente di rendere più efficiente ed efficace l’azione di soccorso, con l’obiettivo di salvare più vite umane possibile.

Un conto corrente per le donazioni

La Regione Toscana ha poi aperto il conto corrente IT41 N 05034 11701 000000003193 per raccogliere donazioni e aiutare ulteriormente le popolazioni di Turchia e Siria colpite dal terremoto.”Per venire incontro a tutti i toscani e alle toscane che stanno manifestando la volontà di dare una mano per alleviare i gravissimi disagi delle persone colpite dal sisma, la Regione mette a disposizione un codice Iban per raccogliere le donazioni. Un altro modo per stare vicino a quelle popolazioni, dopo gli interventi di primo soccorso per i quali ci siamo già mobilitati, fornendo assistenza sanitaria e di protezione civile” ha commentato il presidente Giani.

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