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The World’s 50 Best Bars, l’exploit di Locale con i suoi cocktail Made in Florence

La miscelazione fiorentina nel gotha mondiale con Matteo Di Ienno e il suo staff grazie anche ai successi della Florence Cocktail Week

I bartender di Locale Firenze

Il mondo della miscelazione fiorentina conquista un posto al sole tra i 100 migliori bar al mondo. Merito dell’exploit di Locale Firenze che al primo colpo si piazza al 51esimo posto a un passo dalla classifica The World’s 50 Best Bars. A votare l’attività di via delle Seggiole sono stati 500 esperti selezionati che non hanno avuto dubbi nello strappare il ticket d’accesso all’ambita graduatoria per il bancone guidato da Matteo Di Ienno e dal suo staff.

Locale Firenze © Pagina Facebook Locale Firenze

Un successo che arriva sull’onda della Florence Cocktail Week, manifestazione ideata da Paola Mencarelli che dal 2016 richiama l’attenzione degli appassionati di mixology sui locali di Firenze e della Toscana. Per Di Ienno, 35 anni, il successo del Locale è il giusto riconoscimento di anni di duro lavoro: dal 2015 è in via delle Seggiole dopo esperienze in giro per il mondo tra Londra e New York. Un globetrotter dello shaker che ha trovato la sua dimensione in un Locale tanto classico nell’ambientazione quanto innovativo nella proposta.

Matteo Di Ienno © Pagina Facebook Locale Firenze

Di Ienno ammette di aver lavorato tanto e duramente per raggiungere un risultato importante anche se la realtà ha superato ogni più rosea aspettativa. Sfiorare la top 50 e rientrare tra i primi cento al mondo al primo colpo è a dir poco singolare. A premiare il Locale fiorentino di sicuro la location: un suggestivo palazzo d’epoca dove al pianoterra ci si trova nel Rinascimento dei Medici mentre basta scendere le scale e ritrovarsi nella Firenze medievale. Poi di certo i cocktail Made in Florence.

Un esempio su tutti l’Elisir Caterina che è uno dei signature del Locale ed è dedicato alla regina francese venuta da Firenze. Un drink a base di vermouth, bitter, raw artichocke soda e carciofo crudo: “è stata Caterina de’ Medici a far conoscere i pregi del carciofo e abbiamo pensato di celebrarla così” spiega Di Ienno.

D’altro canto il menu del bar fiorentino punta molto su frutta e verdura di stagione, grazie anche alla collaborazione avviata con un banco del Mercato di San Lorenzo. Ecco quindi che i prodotti invenduti invece di finire sprecati sono recuperati e utilizzati per cocktail da dieci e lode. “Il menu è quindi stagionale in base alle materie prime disponibili e grazie al QRcode il cambio in corsa del menu è più agevole” sottolinea il bartender. Tra i must di questo inverno carota, zucca e uva con annessi e connessi per tre varianti di drink: liscio, basso, alto.

La serata Roku Gin da Locale Firenze

Per festeggiare il 51esimo posto in classifica e apprezzare al meglio il valore di Locale è stata provvidenziale la serata organizzata per il lancio di Roku Gin. Il distillato nipponico, ottenuto da sei botaniche che ben rappresentano l’alternanza di inverno, primavera, estate e autunno nel paese del Sol Levante, si è presentato nel corso di una cena da Locale che ha esaltato le capacità dello staff del bar con la creazione di cocktail ad hoc per la serata e valorizzato la cucina del ristorante. Il gin nipponico, distribuito in Italia da Stock Spirits Srl, si è fatto apprezzare nel corso di una verticale di cocktail realizzata dal bartender Fabio Fanni mentre al menu hanno pensato gli chef Simone Caponetto e Andrea Magnelli. Il primo di una serie di eventi che porteranno sempre di più la mixology fiorentina sotto i riflettori internazionali.

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