Made in Toscana/

Torna OroArezzo, in Fiera oltre 350 brand e 400 buyer

Arrivano dati confortanti dalla 42esima edizione in corso ad Arezzo Fiere e congressi: +19% per le esportazioni del distretto orafo nel 2022

Oroarezzo

Oltre 350 espositori in mostra e 400 buyer provenienti da 55 paesi. Numeri che danno il segno della ripresa per OroArezzo. La 42esima edizione è in corso fino al 16 maggio ad Arezzo Fiere e congressi. La manifestazione, organizzata da Italian Exhibition Group, promuove la produzione orafa e gioielliera Made in Italy. Si rinnova la collaborazione con ICE – Agenzia per la promozione all’estero e l’internazionalizzazione delle imprese italiane e il Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale.

Ad OroArezzo si possono ammirare anche le creazioni in concorso alla 32ma edizione di Première: il tema di quest’anno è la luce. Un concorso aperto per la prima volta agli studenti delle scuole orafe con la nuova categoria Talents.

OroArezzo

Arezzo, nel 2022, si è confermata prima provincia esportatrice di beni preziosi con 3,2 miliardi di euro, pari al 31% del totale nazionale. Il distretto orafo sempre l’anno scorso ha registrato una crescita delle esportazioni del 19% sul 2021. Buone le performance dell’export nel 2022: dopo gli aumenti superiori al 30% in valore dei primi due trimestri ha registrato un +14,6% nel terzo trimestre e un +5,4% nel quarto. In 12 mesi si registra una crescita in valore del 20,5%, pari a 9,8 miliardi di euro.

Il 75% a mercati extra-Ue, mentre la crescita rispetto ai 6,96 miliardi di euro esportati nel 2019 è del 40,8%. L’incremento medio del fatturato del settore risulta pari al +20,8% sul 2021. Anche dal punto di vista della produzione industriale il settore nel 2022 conferma una buona tenuta dell’operatività, con una crescita del 13,6% rispetto al periodo gennaio-dicembre 2021. Comparto orafo in crescita anche sul fronte occupazionale: secondo i dati Infocamere, nel 2022 la crescita degli addetti si è aggirata sul +5,4% (+1.650 unità).

Dati confortanti per il settore orafo

“Tutti dati che ci infondono fiducia, anche consci del grande impegno e degli importanti investimenti che continuiamo a fare ogni giorno sia individualmente all’interno delle nostre aziende, sia coralmente con le nostre Associazioni di riferimento e con la Consulta Orafa di Arezzo– ha spiegato Giordana Giordini, Presidente Consulta Orafa e Confindustria Orafi di Arezzo, in rappresentanza delle Associazioni di categoria del settore Orafo –. Alta qualità dei prodotti, tecnologie innovative, studio di nuovi mercati, certificazioni, sostenibilità, nuovi canali di promozione e comunicazione, investimenti per la formazione dei giovani con le scuole, stiamo cercando di abbracciare tutto – e lo facciamo molto volentieri – per far sì che Arezzo continui ad essere punto di riferimento mondiale per la produzione della bella oreficeria e gioielleria italiana”.

L’opening cerimony di Oroarezzo 2023

Settore orafo traino per l’economia

“Crescono i buyer, crescono gli espositori, cresce l’attenzione verso la sostenibilità. Questa 42ª edizione – dichiara il presidente della Regione Toscana Eugenio Giani – dimostra in modo evidente che Oroarezzo si consolida come solido punto di riferimento per il settore orafo e della gioielleria a livello nazionale e internazionale. Il made in Italy, a partire da quello del distretto aretino, sta conoscendo negli ultimi mesi un trend positivo incoraggiante, soprattutto per l’export, che costituisce per l’economia toscana un traino importante. Oroarezzo saprà dare un segno concreto di questo fermento”.

Topics:

I più popolari su intoscana