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Toscana, la didattica innovativa dei laboratori del sapere “riconosciuta” dal Ministero

Una sperimentazione andata a buon fine. Per questo la Regione Toscana, dopo essere entrata a far parte delle “Avanguardie educative” di Indire, conferma e rinnova i Laboratori del sapere scientifico nelle 90 scuole coinvolte

Studentessa - © Element5 Digital / Unsplash

La metodologia didattica dei “Laboratori del sapere scientifico” (Lss), sin dal 2010 una delle punte di diamante delle azioni della Regione Toscana per qualificare il sistema regionale di istruzione, entra a far parte a tutti gli effetti di “Avanguardie educative”, il movimento promosso da Indire per valorizzare e diffondere nella scuola italiana proposte innovative di insegnamento.

Il riconoscimento del Ministero

La decisione dell’ente di ricerca del Ministero dell’istruzione è giunta dopo il successo della sperimentazione – realizzata durante lo scorso anno con cinque scuole toscane e quattro scuole di altre Regioni – che mirava ad estendere l’approccio alla base della didattica innovativa degli Lss toscani dagli ambiti dell’educazione matematico-scientifica e tecnologica a discipline diverse, come ad esempio l’italiano.

Il percorso continua

“Siamo molto felici di questo riconoscimento che ribadisce la capacità del nostro sistema scolastico di fare da apripista per tutto il Paese e valorizza ulteriormente una buona pratica nata in Toscana” spiega l’assessora regionale all’istruzione Alessandra Nardini, che annuncia la decisione della giunta regionale di confermarne anche per l’anno scolastico in corso il finanziamento di “un’intuizione importante che nel corso del tempo si è sviluppata notevolmente sia attraverso l’ampliamento della rete di istituti di ogni ordine e grado coinvolti sia attraverso la crescita della piattaforma web che raccoglie le esperienze svolte e costituisce un patrimonio a disposizione del sistema italiano dell’istruzione”.

Alessandra Nardini

Le scuole coinvolte

Oggi alla Rete di Scuole LSS aderiscono circa 90 istituzioni scolastiche di ogni ordine e grado del territorio toscano. Capofila è l’IIS Anna Maria Enriques Agnoletti di Sesto Fiorentino che ha il compito di attuare gli interventi regionali. Nell’elaborazione e programmazione delle attività, la rete coinvolge anche le conferenze zonali per l’istruzione. Tra i criteri generali cui si ispira il modello Lss ci sono il metodo di insegnamento non nozionistico e la progettazione di percorsi educativi basati su esperienze.

“La rete Lss che comprende 90 scuole toscane sia del primo che del secondo ciclo di istruzione rappresenta un’eccellenza della ricerca didattica” afferma Silvia Baldaccini, dirigente scolastica dell’IIS Agnoletti. “Ogni anno le scuole della rete documentano percorsi che sono sottoposti al comitato scientifico per la loro validazione. I percorsi validati sono inseriti nella piattaforma regionale e sono messi a disposizione di tutte le scuole intressate. Dall’anno scorso – prosegue Baldaccini – il modello Lss ormai consolidato per le discipline dell’area Stem è stato aperto anche a percorsi di Italiano. I laboratori del sapere scientifico offrono un’occasione di formazione continua e quindi di crescita professionale dei docenti e una riflessione costante sui curricoli attraverso lo sviluppo di percorsi finalizzati ad un apprendimento significativo dei saperi“.

Nuove risorse

Con la delibera che prevede lo stanziamento di 80 mila euro per lo svolgimento anche nell’anno scolastico 2021/2022 delle attività dei laboratori e la formazione dei docenti e dei tutor, vengono confermate le linee di azione su cui si è finora articolato il progetto, con l’obiettivo di estenderlo anche oltre le materie Stem.

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