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“La Toscana va a mille” con la banda ultra larga, al via la campagna

Circa 50mila volantini per comunicare alle “aree bianche” della Toscana l’arrivo della fibra ottica. Ben 38 i comuni coinvolti. Cittadini e imprese potranno così connettersi alla banda ultra larga

Internet veloce - © Mathew Schwartz / Unsplash

Quasi 50mila volantini imbucati nelle cassette postali di altrettante abitazioni o imprese in 38 comuni per informare del termine dei lavori di posa a terra dei cavi di fibra ottica ad opera di Open Fiber, così da dare la possibilità a cittadini e imprese di connettersi a internet in banda ultra larga.

La campagna

È la campagna comunicativa “La Toscana va a mille” lanciata dalla Regione Toscana in collaborazione con Ali (Autonomie locali italiane) partita nelle settimane scorse per recapitare nelle vie interessate dall’intervento di Open Fiber e dell’attivazione del servizio nelle aree bianche, cioè più quelle nelle quali gli operatori privati non sono ancora intervenuti. Gli utenti di queste zone potranno quindi connettersi alla banda ultra larga e migliorare così in maniera notevolissima la loro connettività, finora spesso impossibile.

La Toscana va a mille, volantino della campagna

La campagna informativa consiste in un volantino specifico recapitato nelle cassette delle lettere delle strade coperte dall’intervento e in un roll up consegnato a ognuna delle 38 amministrazioni comunali interessate e da esporre nel proprio municipio, personalizzato con i dettagli dell’intervento effettuato da Open Fiber in quel comune: il numero di chilometri di fibra ottica stesa, il numero di unità immobiliari collegate e la quantificazione economica dell’investimento.

Opportunità da cogliere

“Dopo questa prima tranche di lavori abbiamo lanciato la campagna informativa su questa nuova straordinaria opportunità, che abbiamo in programma di far diventare ordinaria per tutti i toscani” spiega l’assessore regionale alle infrastrutture digitali, Stefano Ciuoffo. “Invitiamo quindi le quasi 50mila potenziali utenze, famiglie e imprese, a cogliere questa opportunità al fine di migliorare le prestazioni dei loro dispositivi e a rendersi maggiormente connessi. Per questo abbiamo investito 25,7 milioni di euro, facendo in modo che Open Fiber o Infratel, che ringrazio per il lavoro svolto, posassero un totale di 1.213 chilometri di cavi di fibra ottica connettendo alla rete ad alta velocità tantissime frazioni finora scarsamente collegate”. 

Un’occasione di sviluppo

“Il territorio della Toscana è fatto in gran parte di piccoli comuni, aree interne, zone distanti dai principali centri abitati” afferma Francesco Casini, presidente di Ali Toscana e Sindaco di Bagno a Ripoli. Crediamo che tutte le aree debbano avere le stesse opportunità di sviluppo. Questo è possibile anche grazie alla infrastrutturazione digitale con banda ultralarga. La fase pandemica ha reso ancora più evidente quanto sia determinante, anche nelle attività quotidiane, avere Internet ad alta velocità. Ma non basta concludere i tanti cantieri e avviare il servizio, occorre anche informare famiglie e imprese, oltre agli enti locali, di questa nuova opportunità. È quello che ci proponiamo di fare con il progetto ‘La Toscana va a mille’…”.

“Colmare il divario digitale nella nostra Regione è un obiettivo strategico”

I comuni coinvolti

I comuni interessati dalla comunicazione in questa prima fase sono Barberino Val d’Elsa, Camaiore, Campagnatico, Capolona, Casole d’Elsa, Castelfranco di Sotto, Certaldo, Chiusi, Cinigiano, Empoli, Guardistallo, Lamporecchio, Larciano, Londa, Loro Ciuffenna, Lucignano, Manciano, Marciano della Chiana, Massa e Cozzile, Montalcino, Montale, Monte San Savino, Orciano Pisano, Ortignano Raggiolo, Pienza, Pieve Fosciana, Pitigliano, Porto Azzurro, Rio Marina, San Quirico d’Orcia, Sansepolcro, Scansano, Scarperia e San Piero, Seggiano, Sorano, Terranuova Bracciolini, Trequanda e Vagli Sotto.

“Colmare il divario digitale nella nostra Regione è un obiettivo strategico” aggiunge l’assessore Ciuoffo.Nessuna area deve rimanere indietro. È a partire da questo obiettivo strategico, che la Regione ha finanziato e sta finanziando la stesura della fibra nelle cosiddette aree bianche, cioè quelle zone nelle quali non è previsto l’investimento da parte degli operatori privati. E, dopo questo primo pacchetto di realizzazioni, continueremo su questa strada”.

 

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