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Tradizione, innovazione e impresa al femminile. Firenze premia il lavoro (e 100 imprese)

Un universo variegato formato da imprese storiche e al femminile, imprese che puntano alla tradizione, all’innovazione, al digitale o alla green economy. Premi consegnati dalla Camera di commercio di Firenze

Firenze duomo

Aziende storiche con più di 50 anni di attività, ma anche imprese giovanili e femminili, digitali, green. La Camera di commercio di Firenze ha premiato 100 imprese che si sono distinte nell’area metropolitana fiorentina: si tratta di coloro che hanno vinto il bando “Firenze e il lavoro”, indetto nel 2019 e rimandato causa Covid.

I premiati

Nell’elenco figurano 31 imprese con mezzo secolo di storia alle spalle, 25 guidate da donne imprenditrici, 19 scelte per le produzioni tipiche legate alle tradizioni del territorio, 8 che hanno scommesso sull’innovazione digitale, 7 coinvolte nei servizi turistici, 5 gestite da under 35, 3 sul settore agrifood e 2 legate alla green economy.

La spilla

A consegnare le spille commemorative – che rappresentano l’antico stemma dell’arte della lana e simbolo della Camera di commercio di Firenze fondata nel 1770 – il presidente Leonardo Bassilichi e l’assessore alle attività produttive del Comune di Firenze Federico Gianassi, secondo il quale questo è “un premio molto importante perché restituisce merito a tante imprese che si sono distinte nel campo economico, lavorativo, sociale e culturale. Ha partecipato il governatore Eugenio Giani.

“Io sono un imprenditore, sono esattamente come voi, parliamo la stessa lingua” ha affermato Bassilichi, rivolgendosi ai premiati. “Quando nacque la Camera, nacque per aiutare le imprese, che sono il cuore pulsante dell’economia”.

Presente e futuro

“Il premio riconosce ciò che si è fatto nel passato ma va anche considerato uno stimolo per il futuro” ha detto il sindaco di Firenze, Dario Nardella, con un messaggio in video. “Abbiamo tanta strada da fare, Firenze e tutto il territorio metropolitano escono da un periodo molto difficile che però non ci ha piegato. Siamo più consapevoli ma anche più forti”.

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