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Tramvia di Firenze: dagli scavi emergono i resti delle antiche mura

Continuano le indagini archeologiche preliminari sulla nuova linea per Bagno a Ripoli. Il sindaco Nardella precisa che i resti della cinta muraria di Arnolfo venuti alla luce non interferiscono con il progetto

La tramvia di Firenze

Proseguono a ritmo serrato i saggi archeologici per la nuova linea tranviaria 3.2 di Firenze che andrà verso Bagno a Ripoli. Le indagini preliminari, che sono propedeutiche allo sviluppo del progetto, da ieri sera al 24 agosto si tengono in viale Giovine Italia e da oggi sempre fino al 24 agosto coinvolgono invece la zona di piazza della Libertà.
La prossima settimana invece il programma prosegue con altri due saggi, in piazzale Donatello e in viale Gramsci.

Intanto due giorni fa in viale Matteotti è stata trovata una testa delle mura di Arnolfo. Il ritrovamento è avvenuto all’altezza di via La Marmora, a 70 centimetri dal piano stradal, come ha annunciato sul proprio profilo Facebook l’assessore alla Mobilità del Comune di Firenze Stefano Giorgetti, che ha precisato che la scoperta è avvenuta a “una profondità che non va a interferire con la realizzazione della sede tranviaria”.

Lo ha ribadito anche il sindaco Dario Nardella, sempre in un post su Facebook. “Proseguono i saggi archeologici per la tramvia 3.2 verso Bagno a Ripoli nel tratto da viale Matteotti a viale Giovine Italia: gli scavi dureranno due settimane e si svolgono la notte, mentre le ricerche durante il giorno per ridurre al minimo l’impatto sul traffico – ha spiegato il sindaco – vi ringrazio per la collaborazione e la pazienza, come avrete capito i risultati di questi saggi sono indispensabili per la progettazione definitiva. Per ora non c’è niente che possa interferire con la realizzazione della futura tramvia, nemmeno la testa delle mura di Arnolfo rinvenute in viale Matteotti”.
“Andiamo avanti così, con convinzione, come per tutte le altre linee già fatte” ha concluso Nardella.

 

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