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Trasporto, 44 nuovi treni ibridi per le linee del Mugello e del senese. Giani: “Funzionalità e qualità per chi viaggia”

Alla stazione di Santa Maria Novella di Firenze è arrivato il primo mezzo a tripla alimentazione, elettrica, diesel e batteria. I convogli sono stati prodotti nello stabilimento Hitachi di Pistoia

presentazione Blues

Si chiamano Blues e saranno i primi treni ibridi di Trenitalia in servizio sulla rete locale. Saranno 44 e tra qualche giorno serviranno le tratte ferroviarie del Mugello, tra Firenze e Borgo San Lorenzo, e nel senese.  Si tratta di mezzi a tripla alimentazione, elettrica, diesel e batteria, che ha il vantaggio di viaggiare anche sulle linee non elettrificate. I treni sono stati prodotti in Toscana, nello stabilimento Hitachi di Pistoia.

Il convoglio è stato presentato oggi, con l’arrivo al binario 16 alla stazione di Santa Maria Novella di Firenze. A completare la nuova flotta, arriveranno anche 29 treni Rock e 19 Pop.

Le caratteristiche del treno

La particolarità del Blues è che può viaggiare su linee non elettrificate grazie al motore diesel e su linee elettrificate usando il pantografo: in questo modo ci sarà una riduzione di carburante e di Co2. A disposizione dei viaggiatori ci saranno 300 posti a sedere, con otto postazioni bici: il convoglio è inoltre dotato di un sistema di climatizzazione con ottimizzazione dei consumi in base all’effettivo numero di passeggeri trasportati.

Alla presentazione sono intervenuti l’amministratore delegato e direttore generale di Trenitalia Luigi Corradi, il presidente della Regione Toscana Eugenio Giani, l’assessore regionale ai trasporti Stefano Baccelli e il sindaco di Firenze Dario Nardella.

Secondo Corradi “l’arrivo del Blues in Toscana dà un’ulteriore accelerazione al nostro percorso di rinnovamento della flotta dei treni regionali e contribuisce a rispondere meglio alle esigenze del territorio” anche in un’ottica di sostenibilità. Per il presidente Giani il nuovo treno  “offre un comfort, una qualità ma anche una funzionalità che consente di superare molti problemi sui tempi e sulla capacità di arrivare in migliore condizione, con i pendolari che questi treni li usano e sono determinanti per loro”. “Qui a Santa Maria Novella – ha spiegato Giani- si dipanano sei linee regionali importanti. Bisogna avere dei treni all’altezza dal punto di vista della velocità, dell’efficienza tecnologica, della capacità di stare sulla linea. Con Rfi e Trenitalia stiamo mettendo a punto le situazioni affinché questo servizio possa svolgersi con quell’efficienza che tiene la gente sul treno perché altrimenti è inevitabile che trova alternative e come Regione Toscana,  dopo la sanità, mettiamo  la più alta cifra nel trasporto pubblico locale. Ogni anno 660 milioni fra ferro e gomma  e trasporto marittimo”.

Attenzione anche all’Alta velocità: “Quella di oggi  è una giornata simbolica di impegno forte che si concluderà quando vedremo partire la fresa dell’Alta Velocità alla fine di aprile,  inizio maggio, che partendo due linee sotto terra consentirà ai treni di superficie di avere campo libero, garantendo più regolarità e qualità”.

Per l’assessore Baccelli, l’arrivo dei treni Blues è “una svolta importante. È il primo in questo 2022, ne arriveranno altri 15 nei prossimi mesi e altri 17 nel 2024. Davvero una svolta che sostituirà il materiale  rotabile vetusto responsabile spesso di rallentamenti, guasti e quindi disagi. Ci attendiamo davvero un miglioramento della qualità del servizio. E per quanto riguarda i disagi Baccelli precisa: “Non tutte le cause sono ascrivibili a materiale rotabile, 25 per cento  sono cause dovute a Trenitalia, 50 per cento sono attribuili all’infrastruttura e quindi a Rfi, un altro 25 per cento a cause esterne tipo investimenti, incidenti  sui passaggi a livelli. Non sarà la panacea di tutti mali – ha concluso – ma sarà certamente una variabile importante per migliorare il servizio”.

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