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Trovati cinque bambini della foto scattata dal soldato Usa nel ’44 a San Miniato

Una ricerca che ha coinvolto ed emozionato tante persone: giovedì 16 dicembre il veterano Edward Roethel incontrerà (in videochiamata) alcuni dei suoi “bimbi” dopo quasi 80 anni

La foto dei bambini di San Miniato

Una ricerca collettiva, emozionante, che ha scavato nel tempo e nei ricordi, fino agli anni della seconda guerra mondiale. Tutto parte dalla foto in bianco e nero con otto bambini in una strada di San Miniato scattata da Edward Roethel, l’ex soldato americano oggi ultra novantenne, veterano della seconda guerra mondiale, nell’estate del ‘45. Ha lanciato un appello per ritrovarli. E in cinque hanno risposto alla sua chiamata, rimbalzato da Washington, attraverso Holly Rotondi, direttore esecutivo del Friends of the National World War II Memorial,  e il Comune di San Miniato, con l’appello del sindaco Simone Giglioli.

Edward Roethel a San Miniato

Una ricerca difficile, anche perché il veterano ricordava pochissimo: solo che era nella V Armata  e che è arrivato in Italia nel 1944, prima a Napoli e poi a San Miniato. Non era chiaro neppure dove fosse stata scattata, poi la svolta, annunciata dallo stesso sindaco: “Grazie al nostro appello e a quello dei media, la risposta dei cittadini è stata straordinaria: abbiamo individuato, senza ombra di dubbio, che il luogo dove fu scattata la foto è il portone del Duomo e poi, dall’abbigliamento dei bambini, si può supporre che si tratti della primavera inoltrata del ’45. Con questi elementi abbiamo valutato e selezionato le molte chiamate e mail che abbiamo ricevuto“.

Di queste, quattro di loro sono risultati essere i bambini della foto, mentre per una quinta bambina ci sono due ipotesi. Si sono riconosciuti ed erano effettivamente a San Miniato in quell’anno Roberto Santini (il bambino a destra nella foto), classe ’42, originario di San Miniato ma da anni residente a Firenze, ex docente di arte oggi in pensione, poi Liliana Vincenti, classe ’40, deceduta nel 1990, riconosciuta dal fratello Bruno il quale racconta che Liliana (la bambina al centro in prima fila) in quell’anno era a San Miniato da alcuni parenti perché la madre era ammalata e il padre era in Germania, mentre lui si trovava ospite di un’altra famiglia nelle campagne. Si sono riconosciuti anche Giovanni e Anna Maria Pretini (i due più alti in fondo alla foto), rispettivamente classe ’39 e classe ’37, fratello e sorella anche loro di San Miniato. C’è un dubbio invece sulla prima bambina alla sinistra della foto, quella con il fiocco bianco in testa. “Si sono riconosciute due donne: una è Mara Ciarini Agnesi (classe ’38) di San Miniato, un’insegnante in pensione ormai da tempo, mentre l’altra è Maria Brondi, classe ’41, originaria di Livorno, in quegli anni sfollata con la famiglia a San Miniato – racconta il sindaco –. La somiglianza di entrambe è davvero notevole e, sulla base dei fatti storici che sappiamo, entrambe potrebbero essere la bambina nella foto. Alla luce di questi elementi, non potevamo escluderne nessuna, così abbiamo deciso di farle incontrare entrambe con l’ex soldato”.

Edward Roethel oggi

[mark]E così si terrà un incontro in videochiamata con gli Usa per giovedì 16 dicembre. L’orario previsto è le 17, le 11 orario di New York, dove Edward vive con la figlia Donna. “Volevamo offrire a quest’uomo l’opportunità di ritrovare questi bambini – conclude il sindaco -. Ce l’abbiamo messa tutta per far sì che questo potesse accadere e sono molto contento della catena di solidarietà che si è stretta attorno a questa storia bellissima”. A fare da interprete alla conversazione tra il soldato e i bambini sarà Maria Giannini Urciuolo, un’ex insegnante di inglese, con origini italo-americane.

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