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Turismo, forte crescita in Toscana nel 2023: più 13,4% per 50 milioni di presenze

Le stime di Demoskopika parlano di un aumento degli arrivi, soprattutto stranieri. L’assessore regionale Marras: “Ottimisti per la prossima primavera-estate, giusto slancio per affrontare una stagione importante”

valdorcia

Le stime parlano di un aumento a doppia cifra per il turismo in Toscana nel 2023, più della media nazionale. È quanto emerge dalla nota previsionale “Tourism Forecast 2023” dell’Istituto Demoskopika che ha valutato i principali indicatori turistici, quindi arrivi, presenze e spesa turistica.

I dati sono positivi per tutto il Paese: per la Toscana sono previsti 49,8 milioni di presenze, con un aumento del 13,4% rispetto al 2022, con 14 milioni di arrivi (+13,5%). Numeri che vanno oltre il trend nazionale: la media italiana infatti è di un incremento di presenze del 12,2 e di arrivi dell’11,2%. “Sono stime davvero incoraggianti – commenta l’assessore regionale all’economia e al turismo Leonardo Marras – La prudenza è d’obbligo, vista anche la situazione internazionale molto complessa, ma questi segnali ci invitano a essere ottimisti per la prossima primavera-estate e ci danno il giusto slancio per affrontare una stagione importante”.

Aumentano gli arrivi dall’estero: attesi 61 milioni di stranieri in Italia

Sempre secondo l’istituto di ricerca a scegliere l’Italia per le vacanze sarebbero complessivamente quasi 61 milioni di stranieri, con un notevole rafforzamento della spesa turistica. Si stima per la Toscana entrate complessive per 14.262 milioni di euro (+26,3% rispetto al 2022). Anche questo dato regionale è superiore alla media nazionale (+22,8) di quasi 4 punti.

“Naturalmente la conferma di questi indicatori sarebbe una manna per l’intera economia regionale – evidenzia anche Marras – Quello che posso dire è che siamo pronti ad accogliere gli ospiti che visiteranno la Toscana grazie anche al lavoro che stiamo portando avanti costantemente con amministratori ed operatori. La nostra offerta turistica è ricca e diversificata. Ora non ci resta che vedere confermate queste stime, che, di sicuro, costituiscono una confortante premessa”.

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