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Ucraina, mobilitazione per gli artisti in fuga. Giani: “Accolti circa 7mila profughi”

Sono 6.900 i cittadini ucraini accolti in Toscana e negli ultimi giorni il numero dei nuovi arrivi si sta attestando su circa 150, la scorsa settimana si contavano oltre 300 nuovi arrivi al giorno. Il presidente Giani: “Ora concentrati sui servizi come la scuola e il lavoro” e al Tuscany Hall andrà in scena l’Ukrainian Classical Ballet

Il lago dei cigni

Saranno numeri più contenuti di quelli che si immaginava. L’arrivo di profughi dall’Ucraina sta rallentando e l’evoluzione della guerra potrebbe far pensare che si vada sempre più verso una graduale gestione più leggera dell’emergenza. Tanto che la Regione Toscana, rodato il sistema di accoglienza, si sta concentrando nel garantire i servizi essenziali agli ucraini già arrivati: scuola e lavoro su tutti, pensando soprattutto ai più piccoli. “Il numero dei profughi che dovremmo arrivare ad avere in definitiva in Toscana, se la situazione della guerra si concretizzerà sulle prospettive di pace, si stabilizzerà sui circa dieci mila profughi, allo stato attuale siamo a circa 6900”, così ha riferito il presidente della Regione Eugenio Giani a margine di una conferenza stampa a Firenze.

Ben lontani dunque dalle previsioni per le quali sarebbero giunti nella nostra regione oltre ventimila profughi durante il corso dell’emergenza . Un segnale incoraggiante che dovrà essere confermato dai prossimi negoziati che si svolgeranno tra Russia e Ucraina.

“In questi giorni – ha aggiunto Giani – stanno arrivando sul nostro territorio non più di 150 nuovi profughi al giorno, la scorsa settimana erano trecento. Del totale, oltre il 75% hanno trovato accoglienza in famiglia”.

Un’emergenza che si dimostra più contenuta del previsto insomma. Ma in Ucraina c’è molto da ricostruire, il tessuto sociale ed economico del Paese è distrutto, così come case, scuole, ospedali. La comunità ucraina è divisa. Sono tante le storie che abbiamo raccontato di profughi ucraini costretti a fuggire lasciando dietro tutto, dagli affetti al lavoro. Tra questi ci sono anche i componenti della Ukrainian Classical Ballet di Kiev: artisti e tecnici ucraini che, allo scoppio del conflitto russo-ucraino, si trovavano in tournée e che adesso sono impossibilitati a tornare in patria .

“Sparsi per il mondo ci sono centinaia di ballerini e artisti di opera e balletto rimasti senza casa e senza lavoro – spiegano gli artisti ucraini – senza una sicurezza per i nostri bambini e i nostri anziani. Non sappiamo come tornare nelle nostre case, dalle nostre famiglie che non hanno possibilità di uscire dal Paese. Così abbiamo deciso anche noi di combattere, continuando a danzare per voi. Con il vostro sostegno ce la posiamo fare. Siamo pronti a mostrarvi la nostra arte e la nostra forza”. Il loro campo “di combattimento” sarà il Tuscany Hall di Firenze dove l’11 e il 12 aprile andranno in scena due serate, “Il Teatro per l’Ucraina”, progetto di solidarietà a sostegno dell’uga di Kiev che li vedrà impegnati in due grandi classici del balletto come “Il lago dei cigni” (lunedì 11 aprile) e “Giselle” (martedì 12). Entrambi gli spettacoli avranno come solisti le étoiles dell’Opera Nazionale dell’Ucraina Olga Golitsya e Iurii Kekalo.

Legata a Kiev da uno storico gemellaggio, Firenze, attraverso il Tuscany Hall, è stata tra le prime città a dichiararsi pronta a ospitare gli spettacoli del corpo di ballo diretto da Ivan Zhuravlev: cinquanta ballerini e solisti provenienti dall’Opera Nazionale dell’Ucraina Teatro ‘Taras Shevchenko’ di Kiev, dal Teatro dell’Opera e balletto di Odessa, dal Teatro Accademico di Kharkiv e dall’Opera Nazionale di Leopoli.

L’altra tappa toscana sarà al Teatro Goldoni di Livorno, il 21 aprile. Gli altri otto teatri italiani che sostengono l’iniziativa sono il Teatro Comunale di Ferrara, il Teatro Sociale di Como, il Teatro Comunale di Lonigo, il Teatro Asioli di Correggio, il Politeama Rossetti di Trieste, il Teatro Tognazzi di Velletri, il Teatro Bellini di Napoli e il Teatro Donizetti di Bergamo.

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