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Ucraina, Firenze al centro della manifestazione per la pace. Crescono le adesioni

Aumentano le adesioni alla manifestazione del 12 marzo. Non solo cittadini, politici ed enti, ma anche città come Helsinki, Vienna e Madrid. Verso un coordinamento permanente col Ministero per la gestione dell’emergenza

Bandiera della Pace - © Francesca Magurno / Unsplash

Dopo l’annuncio della manifestazione del 12 marzo a Firenze contro la guerra, indetta dalla rete delle grandi città Eurocities, le adesioni crescono col passare dei minuti. “Abbiamo ricevuto in queste ore l’adesione di città importanti come Helsinki, Vienna e Madrid” ha detto il sindaco Dario Nardella. “Firenze sarà il cuore delle manifestazioni italiane, che comunque si svolgeranno nelle varie città ma troveranno il momento clou a Firenze nel pomeriggio di sabato”.

Grande partecipazione

A Firenze l’iniziativa si svolgerà in piazza Santa Croce, nel primo pomeriggio. “Ribadisco che l’appello da parte di Eurocities – ha aggiunto Nardella – è rivolto a tutte le forze politiche del nostro Paese, alle organizzazioni sindacali, al mondo della cultura. È arrivo anche una adesione di una serie di esponenti della cultura italiani, abbiamo avuto anche l’adesione della Fiom dell’area Firenze-Prato, quindi sono molto contento perché c’è una grande partecipazione. L’attesa cresce e mi auguro che la manifestazione del 12 marzo sia davvero l’occasione di inviare un messaggio molto forte per fermare questa guerra, almeno ottenere una vera tregua, oltre ai corridoi umanitari. Abbiamo bisogno dell’apertura immediata di un negoziato per la pace che ci permetta di superare questi tentativi frammentati che, per quanto meritori, non stanno portando a particolari risultati”.

Incontro col Ministero dell’interno

Intanto nella giornata di oggi è in programma una videoconferenza con il ministro dell’interno Luciana Lamorgese, che ha convocato i sindaci delle città metropolitane. “Faremo il punto della situazione sulla gestione dell’emergenza relativa all’Ucraina che riguarda tutte le città italiane, ma in maniera maggiore le grandi città metropolitane, in particolare Milano, Roma, Bologna, Firenze che hanno una percentuale significativa di cittadini ucraini già residenti e di rifugiati che stanno arrivando” ha proseguito Nardella. “Tutte le 14 città metropolitane sono le prime a essere investite da questa emergenza umanitaria”.

“Mi auguro che questo incontro con la ministra Lamorgese possa trasformarsi in questa fase di emergenza in un coordinamento permanente, che insieme ai prefetti delle stesse città ci consente di gestire sul territorio l’emergenza umanitaria in costante contatto con il livello centrale del Viminale ha concluso il sindaco di Firenze. “L’ordinanza ministeriale peraltro apre fortemente all’utilizzazione del sistema Sai per quanto riguarda l’accoglienza dei rifugiati, è ciò che noi sindaci abbiamo sempre chiesto considerando questo sistema più adatto di quello dei cosiddetti Cas, che era stato pensato in circostanze molto diverse da quelle che stiamo vivendo in questo momento”.

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