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Ucraina, in Toscana 7 profughi su 10 in case private. A Fosciandora accolti 34 minori orfani

I 34 minori orfani sono arrivati in Garfagnana insieme ad altri 130 profughi ucraini. In Toscana il 70% degli 8mila profughi accolti è in case private, 800 sono negli alberghi dalla Regione e altrettanti nei Cas

Misericordie in missione per i profughi ucraini

Sono stati accolti a Fosciandora (Lucaa), piccolo comune della Garfagnana, i 34 minori orfani giunti alla fine della scorsa settimana in Italia assieme ad altri 130 profughi ucraini al rientro della missione umanitaria delle Misericordie, che aveva portato a Lublino, al confine polacco con l’Ucraina, beni di prima necessità, farmaci e kit sanitari raccolti nella nostra regione. Bambini e ragazzi hanno un’età compresa i tra i 9 mesi e i 18 anni e sono accompagnati da 10 educatrici. Sono già stati presi incarico dal servizio sanitario regionale, mentre il piano di accoglienza è coordinato dal prefetto di Lucca Francesco Esposito.

Questa missione è l’atto umanitario più importante che la Toscana ha vissuto in questa crisi della guerra e ha visto un lavoro di squadra straordinario tra istituzioni, mondo del volontariato, Protezione civile” ha dichiarato il presidente della Regione Toscana, Eugenio Giani. “Si stanno intensificando tantissimo le operazioni umanitarie sul fronte della raccolta beni – ha aggiunto – e nei prossimi giorni partirà dall’interporto di Prato il nostro treno di 14 vagoni per portare in luoghi sicuri tutto quello abbiamo raccolto”.

La missione

L’intera operazione è stata resa possibile da un’intesa tra Ita Airways, che ha messo a disposizione il volo umanitario, Confederazione nazionale delle Misericordie d’Italia, Federazione regionale delle Misericordie della Toscana e dal Coordinamento Misericordie dell’Area Fiorentina, in collaborazione con la Fondazione Ridni. La missione, seguita passo dopo passo dall’assessora regionale alla Protezione civile Monia Monni e dall’assessora al Welfare del Comune di Firenze Sara Funaro, si è svolta sotto la supervisione del Dipartimento della Protezione civile nazionale, della Protezione civile della Toscana, del Tribunale dei minori di Firenze. Fondamentali sono stati il contributo di Andrea Longinotti Buitoni e la donazione del sindaco di Peccioli (Pisa) Renzo Macelloni. La raccolta degli aiuti è stata curata dal Comune di Firenze, che si è adoperato anche per individuare il mezzo per realizzare i viaggi di andata e ritorno.

“Questa missione – ha commentato l’assessora Monni – è stata un’importante operazione di salvataggio che ha saputo esprimere anche una grande umanità nelle modalità in cui è stata condotta. La stessa presenza della compagnia dei Babbi Natale ha reso un po’ più caldo questo viaggio così veloce”.

La questione dei minori è un’emergenza nell’emergenza ucraina – ha detto l’assessore al Welfare di Palazzo Vecchio Sara Funaro e servono risposte straordinarie. L’operazione umanitaria di Ita Airways e Misericordie, con la collaborazione della Compagnia di Babbo Natale, è un aiuto concreto che la nostra comunità ha voluto dare al popolo ucraino dilaniato dalla guerra ed è nata grazie ad Andrea Longinotti, che si è adoperato con il sindaco Nardella perché potesse essere realizzata”.

La voce delle Misericordie

A parlare è anche Alberto Corsinovi, presidente Federazione regionale delle Misericordie della Toscana. “Questa operazione, che è solo una delle tante che i nostri volontari stanno portando avanti con la consueta grande generosità – ha detto – è compiuta, con l’accoglienza di questi minori non accompagnati che già prima della guerra vivevano una condizione non facile. Un’operazione che conferma il gran cuore della Toscana”.

Sulla missione ha espresso la sua soddisfazione anche Andrea Ceccherini, presidente del Coordinamento delle Misericordie dell’Area Fiorentina: “I nostri volontari, con lo spirito di solidarietà, assistenza e mutuo soccorso che da sempre contraddistingue la loro opera, si sono messi al servizio anche questa volta di chi ha più bisogno: bambini rimasti orfani che fuggono dalla guerra in cerca di salvezza. Ma il nostro impegno non finisce ora che sono arrivati in Toscana, le Misericordie continueranno a farsi carico di ogni altro bisogno, dal trasporto agli adempimenti e alle necessità: la grande famiglia delle Misericordie è pronta ad accogliere chi una famiglia non ce l’ha più”.

L’accoglienza in Toscana

In merito all’accoglienza complessiva, il presidente Giani, che è anche commissario delegato dello Stato per l’emergenza dell’Ucraina, ha sottolineato che “assistiamo a un livello di stabilizzazione del numero di profughi che attualmente in Toscana sono tra i 7500 e 8mila. Circa il 70% è stato accolto in case private, aumenta accoglienza, circa 800 persone sono negli alberghi messi a disposizione dalla Regione, mentre 800 sono nei Cas, gestiti attraverso il lavoro di prefetture e comuni”.

“Si tratta di numeri che ci allarmano un po’ – dice l’assessora Monni, rivolgendo un appello al Governo – non perché non siamo in grado di accogliere, ma perché abbiamo bisogno di risorse umane e economiche, di potenziare i servizi sociali locali e di avere strumenti giuridici che ci consentono di accogliere in maniera sicura e adeguata. Sui minori non accompagnati non c’è una cornice che ci consenta di svolgere un’accoglienza giuridicamente corretta. Siamo di fronte ad un inedito tra i casi di flussi migratori. Sono flussi imprevedibili e ci chiedono flessibilità di accoglienza. Le persone non vogliono nemmeno essere chiamate profughi perché sono convinte che ora fuggono dalle bombe ma presto torneranno nelle proprie case”.

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